(ANSA) – Un’esplosione stellare chiamata “nova” è stata scoperta praticamente viva grazie agli strumenti del Virtual Telescope Project a Manciano, in provincia di Grosseto, luogo considerato “la stella più oscura e stellata” del continente italiano.
Il telescopio virtuale, guidato dall’astrofisico Gianluca Masi, ha individuato l’esplosione avvenuta nella notte del primo ottobre nella parte più alta della Via Lattea, nella Galassia di Andromeda, a circa duemila anni luce dalla Terra.
Una nuova esplosione è un’esplosione risultante dalla violenta reazione di combustione della fusione nucleare, causata dall’accumulo di gas attorno a un cielo bianco, o dallo stadio evolutivo finale delle stelle simili al sole.
L’energia liberata da queste interazioni produce uno straordinario aumento di luminosità di decine di migliaia di volte. Sembra quindi che la stella “nova” appaia in questo modo, e vediamo l’antico nome dato a questi fenomeni.
Una nuova esplosione scoperta domenica scorsa (la prima) è stata identificata confrontandola con un’immagine della stessa galassia ottenuta una settimana fa, poiché la nuova immagine non appariva.
Questa scoperta non è stata solo una coincidenza: dall’inizio dello scorso agosto, il telescopio virtuale ha iniziato un’attività continua di monitoraggio delle due grandi galassie a noi più vicine: Andromeda e il Triangolo.
Determinante in questo risultato è stata anche la qualità della cella non locale: l’assenza di inquinamento luminoso in questa zona permette alle tecniche utilizzate di catturare gli oggetti celesti più nascosti, che non si possono in alcun modo vedere da altri luoghi.
Attualmente il cervello di Manciano è anche il paladino dell’Iniziativa di Consapevolezza per Preservare il Lato dell’Inquinamento Luminoso, al fine di preservare l’ultima regione stellare veramente e facilmente accessibile in Italia.
(Io dimentico).
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