La Spagna, l’unico Paese del sud dell’Eurozona che non ha approfittato dei prezzi quando erano più bassi
Solo un Paese in tutto il sud dell’Eurozona non ha richiesto la quota di prestito del cosiddetto meccanismo di recupero, secondo quanto riferito dalla Commissione Europea. È la Spagna ed è per questo che è il paese che ha ricevuto meno soldi in proporzione al suo PIL rispetto a tutti gli altri paesi.
Dall’Italia (122.600 milioni di prestiti già richiesti) al Portogallo, alla Grecia o a Cipro, avviati dall’inizio nel 2021 Non solo per richiedere benefici, come ha fatto il governo spagnolo, ma anche
nei prestiti,
Approfittando del fatto che l’Unione Europea lo ha introdotto vicino allo 0%, invece che al 3% come avviene attualmente. Anche Polonia o Romania.
Aggiungendo i prestiti alle sovvenzioni, l’Italia si è già assicurata una sovvenzione superiore al 10% del suo PIL, il doppio della Spagna,
È la più avanzata per ricevere sostegno, ma è l’ultima nel Mezzogiorno per quanto riguarda il sostegno pubblico. E Bruxelles conferma che sette Paesi hanno già chiesto prestiti per quasi 200 miliardi, in cambio di zero euro per la Spagna e il resto. Ministro dell’Economia francese
Bruno Lumire
, sottolineano che non lo chiedono, perché il loro paese si finanzia a un prezzo inferiore rispetto ai prestiti dell’UE. Questa interpretazione è valida per la Germania, i Paesi Bassi o anche l’Irlanda con un premio di rischio migliore della Spagna. È un peccato – e impone il pensiero europeo – che l’UE non possa indebitarsi ai tassi tedeschi, nonostante abbia il più alto rating di solvibilità, ma gli investitori non lo vedono chiaramente, il che significa che solo i paesi del sud ipotecati lo trovano attraente. Parte dei fondi UE creati durante la pandemia.
Più a lungo vengono ordinati, più costosi saranno a causa del forte aumento dei prezzi registrato lo scorso anno.
Il risultato è che quando la Commissione europea accetterà il cosiddetto supplemento approvato dal Consiglio dei ministri questo martedì, i tassi di interesse applicati alle aziende e agli enti pubblici e privati spagnoli che beneficeranno degli 84 miliardi di prestiti richiesti saranno molto più alti. superiori a quelli concessi a italiani, portoghesi o sloveni, perché le condizioni sono le stesse per ogni persona allo sportello da loro richiesta.
Fonti del ministero dell’Economia giustificano questo ritardo, perché se ciò avverrà, il piano dovrà essere modificato
Adesso, come ha fatto l’Italia, visto come andavano i progetti, era più responsabile partire dai sussidi.
Tuttavia, l’aggiunta stessa ha comportato anche una sostanziale modifica o modifica del piano spagnolo in quanto quanto pianificato non poteva essere eseguito in tempo.
E c’è un’altra sorpresa.
Nadia Calvio
Una quarta rata richiesta nel mese di giugno è stata rinunciata per il mancato rispetto delle riparazioni programmate. Un governo che tende a governare per decreto non osa fare di più in campagna elettorale e lascia il rispetto delle riforme come la pubblica amministrazione a chi esce dalle urne il 23-J. E tutto questo senza l’unanimità con il Partito popolare, come consigliato da Bruxelles.
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