San Giorgio 2023 |  I migliori libri di sport

San Giorgio 2023 | I migliori libri di sport

22/04/2023 alle 08:00

CEST


Ricordi di Bricco Delgado e Larry Bird; Tra le proposte sportive spiccano un viaggio calcistico in Italia o un’esperienza di ping-pong per un giornalista che combatte il morbo di Parkinson

I libri sullo sport e sull’attività fisica stanno vivendo il loro “boom”.

La letteratura sportiva è in ottimo stato: se anni fa le rastrelliere dedicate allo sport si limitavano alla realizzazione della scheda, negli ultimi anni il catalogo delle proposte si è notevolmente arricchito, con proposte come le seguenti:

“Non era nel mio libro di atletica” (Borja Bilbao e Juanma Velasco) Redazione agricola

I giornalisti Borja Bilbao e Juanma Velasco conoscono i dettagli dell’Athletic come pochi altri. L’hanno vissuta dalla culla, il che permette loro di spiegare l’origine del termine “aliron” o del nome “nero”.

Nella loro enciclopedia sportiva raffigurano i grandi personaggi della storia del club (Zara, Pichichi, Eribar, Rojo, Dani, Clemente o Julen Guerrero, tra gli altri) ricordano la Eleven Villagers Cup o l’esibizione a Manchester con Bielsa come allenatore , o la movimentata storia del Palace Ibaigane, sede del club dal 1988.

Un libro essenziale per assorbire la filosofia del calcio unica al mondo, la filosofia dell’Athletic Club, riassunta in uno dei capitoli del libro, intitolato “Giocheremo con la nostra filosofia”.

“Larry Bird: La mia vita” (Bob Ryan) Pianeta Terra

Parlare di Larry Bird è tornare all’epoca d’oro della NBA: il suo eterno duello con “Magic” Johnson (autore dell’introduzione del libro) o i suoi tre anelli in NBA al fianco di giocatori come Robert Parish e Kevin McHale per il Boston Celti. Di Bird dicevano che non poteva saltare, correre o dribblare, ma è passato alla storia come uno dei più grandi attaccanti della storia e come membro della migliore squadra nella storia di qualsiasi sport, il dream team del Barcellona ’92.

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“Unità Brico” (Pedro Delgado e Inara Hernando) espasa

“Volevo dire cose più personali e con più sensibilità per il ciclismo che ha fatto la storia”, ammette Pedro Delgado del suo ultimo libro, scritto insieme alla giornalista di ciclismo Aynara Hernando.

Ricordi e riflessioni che permettono di viaggiare nella mente di un ciclista in piena fatica e nei momenti di solitudine tra una gara e l’altra: Brico si apre e racconta tutta quella solitudine vissuta in alcuni momenti chiave della sua carriera; Dai suoi pensieri vaganti per le strade del Lussemburgo, in una svista che segnerà per sempre la sua vita, all’intimità dei suoi sentimenti profondi quando salì sul gradino più alto del podio a Parigi nel Tour de France del 1988, o tutto ciò che visse durante esso ha dato una svolta storica alla Vuelta a España 1985.

“Cosa ha detto il bambino a Dio” (Miguel Venegas) espasa

Il giornalista Miguel Venegas si intrufola a “La Cultureta” (Onda Cero) ogni settimana per lasciare dischi di storie sportive particolarmente radicate nel regno della cultura pop. Li ha raccolti in What the Child Said to God, un’ottima raccolta di capitoli brevi, di facile lettura e molto interessanti; Da Michael Jordan a Billie Jean King e da Bikila a Banenka, senza dimenticare luoghi leggendari come il Maracanã, Le Mans o l’Everest.

“Lo sport oggi è l’unica religione al mondo in cui non ci sono atei”, assicura l’autore. Per quanto alcuni puristi possano odiarlo, lo sport fa parte della cultura e viceversa. Venegas lo illustra in un esercizio di passione atletica che permette al lettore di scoprire figure nascoste nella storia – come Alice Milliat, la pioniera degli sport femminili, e l’ispirazione dietro i disegni di Oliver e Benji, o Tensing Norgay, lo sherpa che per primo mise piede Monte Everest nel 1953.

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“L’ultimo momento: i giorni di gloria del Real Madrid” (Alfredo Relano) una base

La cultura sportiva che il giornalista Alfredo Relano custodisce non ha eguali: ha gestito l’informazione sportiva a “El País”, Cadena SER e Canal +, prima di uscire come “As” per 23 anni. Con tanto di retroscena, Relano passa in rassegna i successi del Real Madrid, la squadra che ha fatto della rivalità il suo modo di essere.

Da allora ha visto giocare Di Stéfano e tutti i grandi del Real Madrid, un fatto che gli permette di scrivere con fatti e in prima persona. Con la sua prosa fluida e sempre attenta ai dettagli, spiega, molto semplicemente, perché il Real Madrid vince.

“L’unico grande amore” (Tony Padilla) Panenka

“Il viaggio in Italia è finito, si torna al brutto… Chiude il libro la citazione di Stendhal; o meglio il viaggio che il giornalista Tony Padilla compie attraverso l’Italia, da nord a sud e con il calcio come pretesto per parlare di storia, gastronomia, musica , il cinema e tutto ciò che verrà, in Pagine costellate di figure difficili da classificare. C’è spazio per Berlusconi, Mussolini, Raffaella Cara, D’Annunzio o Pasolini, tra gli altri poco conosciuti ma le cui vite sono uniche e impegnative .

Padilla assapora ogni passo, ogni stazione ferroviaria, ogni città. E risveglia nel lettore una sete indomabile di viaggiare in qualsiasi città italiana. Se in treno, e in una di quelle città medie e meno turistiche (Bergamo, Brescia o Bari, per esempio) dove c’è l’italiano più puro, molto meglio, per rispettare lo spirito del libro.

Un altro grande conoscitore dell’Italia, il giornalista Enrique Gonzalez, firma l’introduzione. Un Paese tanto contraddittorio quanto seducente, afflitto da personaggi unici, con una storia a scatti e il calcio la spina dorsale perché anche in zone dove il calcio sembra attardarsi, come la Valle d’Aosta, c’è una storia legata al pallone. emozionante viaggio.

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“Sono un supereroe” (Sergio Heredia) Libri d’avanguardia

Ogni settimana, su “La Vanguardia”, il giornalista Sergio Heredia presenta un diverso ritratto dell’atleta professionista o dilettante nella sezione “Vuelta y Vuelta”. Lo fa con uno sguardo calmo. e collega il lettore nel suo stile: frasi veloci e paragrafi brevi; Scrittura esplosiva e diretta, che forse ricorda i suoi giorni da corridore.

Tutti i personaggi che compaiono nel libro svelano lati sconosciuti e spiegano come la loro passione per lo sport abbia influenzato in un modo o nell’altro le loro vite. Tutti si aprono a Heredia, un giornalista diverso, uno di quegli evasi dalla routine, che cercano – e trovano – l’altra faccia dell’intervistato. Più che interviste, sono conversazioni tra amici e, in alcuni casi, lezioni di vita sullo sfondo dello sport.

battute d’arresto. Una storia personale sul morbo di Parkinson e il tennistavolo (Javier Pérez de Albéniz) Libri K.O

Al giornalista Javier Pérez de Albénés è stato diagnosticato il morbo di Parkinson nel 2015. Lungi dall’arrendersi, si è aggrappato alle sue due grandi passioni – la famiglia e la musica – e ha scoperto qualcosa su cui non poteva contare, lo sport. Non uno sport qualsiasi, ma il ping pong, secondo le tue esigenze e i tuoi gusti. Per anni, avrebbe dedicato diverse ore al giorno a questo.

Nel libro, in modo molto divertente e con grande ironia, spiega il processo di innamoramento del tennistavolo, e come il tennistavolo lo aiuti a convivere con i momenti ‘inattivi’, quelli in cui la malattia si manifesta maggiormente. maleducato. E per godersi i momenti ‘on’, quando il morbo di Parkinson dà tregua e ogni minuto giocato a ping pong ha il sapore della gloria.

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