Una delle principali attrazioni di Città del Messico negli anni precedenti la pandemia di COVID-19 è stata la replica della Cappella romanica Sistina al Monumento alla Rivoluzione, quindi È stato organizzato di nuovo nel 2022.
Sebbene la sua apertura sia stata effettivamente martedì 19 aprile 2022, le autorità lo hanno dichiarato in una dichiarazione Sarà posticipato a giovedì prossimo, 21 aprilema di certo no.
Lo ha confermato il governo metropolitano La decisione si è basata sulle alte temperature, con allerte fino a 30 gradi a Città del Messico Nei giorni scorsi, che hanno impedito a “chi ricrea professionalmente questo patrimonio umano” di lavorare.
Le raccomandazioni sono arrivate attraverso il Segretariato della Gestione globale dei rischi e della protezione civile (SGIRPC) nella capitale messicana. Ciò ha tenuto conto anche di altre condizioni climatiche come Forti piogge, raffiche di vento e temperature elevate.
Tutto ciò purtroppo ha causato in più occasioni l’arresto dell’installazione e della collocazione della struttura che avrebbe protetto la riproduzione della Cappella Sistina, Per la sicurezza dei dipendenti della strutturanonché per garantirne l’integrità strutturale.
Tuttavia, il governo di Città del Messico ha osservato che con questo tipo di misura “riafferma il suo impegno a Sicurezza fisica di lavoratori, visitatori e residenti dalla capitale nazionale.
A partire da tale data, la replica effettiva di La Cappella Sistina è aperta dal martedì alla domenica dalle 11:00. E a partire dalle 19:00 l’ultimo arrivo, tuttavia, è alle 18:40. Lunedì sarà chiuso. La presentazione è gratuita.
Non è la prima volta che un raduno simile arriva nella capitale messicana, né nella Repubblica. Tuttavia, questa volta è l’unica riproduzione a grandezza naturale di L’opera del pittore murale Michelangelo Nella Cappella Sistina in Vaticano, in Italia, Patrimonio dell’Umanità.
Secondo la descrizione dei funzionari, è così La prima volta che viene concesso il permesso di riprodurlo. Lo ha pronunciato Sua Eminenza il Cardinale Giuseppe Bertello, che è stato Ambasciatore in Messico e che oggi è Prefetto dello Stato del Vaticano, nonché Sua Eccellenza Mons. Fernando Verges, Segretario Generale.
Il lavoro fotografico di realizzazione dell’opera consiste in un rilievo 2 milioni 700 mila foto per tutto 170 notti o più di duemila ore. Il file digitale non è stato creato prima.
La mostra è stata seguita da vicino dagli stessi Musei Vaticani, dal Direttore Antonio Polici, nonché dall’Amministratore Delegato Mons. Paolo Nicolini. Dietro la foto l’Editore Scripta Maneant, Carlo Vannini e Ghigo Roli, oltre al Dott. Roberto Romano, Segretario Generale, la Dott.ssa Rosanna di Pinto e Filippo Petrignani, responsabile dell’Ufficio Immagini e Diritti.
Dietro questa azione, i responsabili di essa hanno affermato, È stata impiegata una squadra di un massimo di 100 lavoratori che ha servito per circa un anno. Da grafici, ad architetti, amministratori, registi, produttori, scultori, consulenti storici, pittori, ebanisti, falegnami, fabbri, traslochi, ecc.
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