Ramon Andrés, Premio Principe di Viana nel 2015, dona il suo lascito documentario agli Archivi di Navarra

Ramon Andrés, Premio Principe di Viana nel 2015, dona il suo lascito documentario agli Archivi di Navarra

Il saggista, editore, poeta e musicologo Ramón Andrés (Pamplona / Irunha, 1955), che ha vinto il Premio Principe di Viana per la Cultura nel 2015, ha recentemente donato all’Archivio Reale e Pubblico di Navarra della sua collezione personale, integrandosi nel Programma dell’Archivio della Musica e dello Spettacolo, dove sarà oggetto di iniziative Studio e pubblicazione come parte integrante del patrimonio documentario della Navarra.

Dato che Ramón Andrés sta attualmente svolgendo una piena attività creativa dalla sua residenza a Elizondo, la formula scelta per la donazione consiste in un’espressione graduale. Così, in questo momento, la donazione incarnava un ampio campione della sua produzione intellettuale, la creazione del Fondo Ramon Andrés negli Archivi Reali e Generali di Navarra. Una volta costituito il fondo, il resto del suo lascito perverrà agli archivi in ​​rate successive, secondo la volontà del donatore e per tutta la durata della sua attività creativa.

La sua eredità alla Navarra

La collezione conferita all’Archivio Reale e Pubblico di Navarra è composta da diversi generi documentari, raggruppati in cinque unità di installazione, come esempio identificativo della loro composizione, qualità e interesse per il programma dell’Archivio della Musica e dello Spettacolo. e l’Archivio Generale di Navarra.

Nel lascito risultano quindi fonti bibliografiche, disegni, periodici, monografie, bozze, trascrizioni di pubblicazioni, pubblicazioni di progetto, trascrizioni di convegni, musica registrata e stampata (alcune con dediche), poesie, guide all’ascolto, presentazioni, appunti, analisi musicali, lettere raccomandazioni, testimonianze, corrispondenza, contratti, fatture e pagamenti, inventari, note, stampa (cataloghi, recensioni, interviste, critiche e altre pubblicazioni), software pratico, documenti audiovisivi e foto.

Secondo le specifiche dell’accordo di donazione, insieme alla responsabilità di assicurare la conservazione del patrimonio, l’Archivio Reale e il Pubblico di Navarra si impegnano a promuoverne la diffusione, attraverso attività di mediazione culturale ed educativa, nonché le informazioni di ricerca ottenute attraverso il pagina web del Programma Archivio della Musica e dello Spettacolo della Navarra – Curatore.

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Una versatile passione intellettuale per la musica

Ramón Andrés è esperto in un gran numero di campi artistici, scientifici e tecnici per i quali è un riferimento, sebbene siano principalmente il comune denominatore della musica.

Tra il 1974 e il 1983 svolge la sua prima attività professionale come cantante, concentrandosi sul repertorio medievale e rinascimentale, con strumenti antichi. Durante questo periodo ha tenuto concerti in importanti festival in Spagna e Francia e nel 1981, patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri spagnolo, ha tenuto concerti in città come Parigi, Copenaghen, Londra, Monaco, Vienna e Napoli. Già nel 1983, ha creato un pionieristico dipartimento di musica antica presso la Scuola di Musica di Barcellona, ​​​​dove ha insegnato a maestri come Bob Van Asprien, Robert Clancy e Hopkinson Smith.

Docente all’Università di Napoli dal 1988 al 1989, è stato relatore, collaboratore e direttore di diversi progetti editoriali in gran parte legati all’editoria musicale e letteraria. Nel 2002 ha iniziato la sua carriera come direttore della collana De música della casa editrice Paidós. È stato curatore del comitato editoriale della rivista di musica antica Goldberg (2004-2007) e membro fondatore dell’Archipiélago. Cuadernos de Critique de la Cultura (1987-2009), pubblicazione in cui ha espresso anche le sue doti di scrittore.

Tra i suoi libri più famosi, vale la pena evidenziare Johann Sebastian Bach. Giorni, idee e libri (Acantilado, 2005; 5a ed., 2020); mondo nell’orecchio. La nascita della musica nella cultura (Cliff, 2008; 4a ed., 2020. traduzione italiana, Adelphi, 2021); Rebecca non soffre. Esoteric Writings on Silence (XVI-XVII secolo) (Cliff, 2010; 4a ed., 2020); Dizionario di musica, mitologia, magia e religione (scelto da El País come miglior articolo del 2012; 2a ed. 2013); Delft Lutero. musica, pittura e scienza al tempo di Vermeer e Spinoza (selezionato miglior saggio del 2013 da El Periódico; 4a ed., 2019); Sempre ottusità. A History of Suicide in the West (Cliff, 2015; 2a ed. 2021); Pensa e non cadere (Cliff, 2016; 2a edizione 2019); Una raccolta di poesie e proverbi (Lumine, 2016; 2a ed., 2017), Claudio Monteverdi. Lamento della Ninfa (Cliff, 2017), Filosofia e consolazione della musica (Cliff, 2020; 3a ed., 2021) e The Vault and the Voices. Lungo Goskin Road (Cliff, 2022).

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È autore di un libro di poesie Los árboles que nos quedan (Hiperión, 2020; 2a edizione, 2020. Premio Nazionale della Critica 2020).

È anche autore del “Dizionario degli strumenti musicali”. From Antiquity to JS Bach (The Peninsula, 1995; 5th ed. 2009), con una prefazione di Sir John Eliot Gardiner, e titoli diversi come Time and Fall. Temi della poesia barocca (Cream Sirmio-Quaderns, 1995; 2 voll.) e Juan Eusebio Nieremberg. Filosofia nascosta (Cliff, 2004).

Ha scritto numerosi articoli per riviste e giornali, come La Vanguardia, El Cultural, El Mundo e El País, a cui collabora regolarmente. Invitato dalle più prestigiose istituzioni spagnole e latinoamericane, tiene seminari, conferenze e conferenze, contribuendo a compiti di ricerca e trasferimento di conoscenze nelle università; Principalmente all’Università di Barcellona.

Come editore, ha pubblicato Gabriel Bocángel (Complete Sonnets, 1986), Diego de Torres Villarroel (A la cola del mundo, 2004) e Juan Eusebio Nieremberg (Occult Philosophy. The Causes of Music in Man and Nature, 2004). Da segnalare, a sua volta, l’antologia poetica Romanticismo spagnolo (1987). Ha tradotto una varietà di scrittori, come Dylan Thomas (Under the Forest of the Milky Way, 1997), Jean de la Bruyere (Characters, 2004) e Charles Burney (A Musical Journey Through France and Italy, 2014). Alcuni dei suoi scritti, sotto forma di saggi, hanno fatto parte di cataloghi di arte, letteratura e musica, come Los liuthiers españoles (1988) e Visiones del Quijote (2005) e il suo recente lavoro, “Del mondo, o di Heaven Music and sadness in the golden age”, per un catalogo della mostra “Peninsula of Grief”, edito da Turner (2015).

Nel 2015 è stato insignito del Premio Principe di Viana per la Cultura per il suo lavoro e nel 2018 è entrato a far parte dell’Accademia Reale Catalana di Belle Arti di Sant Jordi come accademico.

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Tra gli altri suoi riconoscimenti ci sono il Premio Nazionale del Saggio 2021 per il libro Filosofía y consuelo de la música (Acantilado, 2020), il Premio Nazionale della Critica 2020 per il libro di poesie Los árboles que nos quedan (Hiperión, 2020), Premio Lo Stato Critico Articolo del 2015 di Semper dolens. A History of Suicide in the West (Cliff, 2015), Barcelona City Prize 2005 per un saggio di Johann Sebastian Bach. Libri, idee e giorni (Acantilado, 2005), Premio Hiperión-Ciudad de Córdoba 1994 per il libro di poesie La línea de las cosas (Hiperión, 1994).

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