Dal 1° gennaio 2023 le aziende devono adeguarsi Diritto del lavoro a distanzaper questa ragione Ministero del Lavoro e della Promozione dell’Occupazione (MTPE) Ordinava la preventiva pubblicazione della bozza di decreto supremo di approvazione del regolamento della legge n. 31572, Diritto del lavoro a distanzaHa spiegato le sue ragioni per ricevere commenti da coloro che sono interessati all’argomento.
La delibera ministeriale n. 347-2022-TR specifica che la proposta dovrebbe essere nella sede digitale del portafoglio (www.gob.pe/mtpe) e suggerimenti, commenti o raccomandazioni di datori di lavoro e lavoratori, o loro organizzazioni, da parte di enti pubblici o individui e cittadini saranno inviati all’e-mail jnaupas@trabajo .gob.pe.
Secondo la proposta, lo scopo del regolamento è disciplinare Lavora elettronicamente Con riserva di un contesto lavorativo dignitoso. A tal fine definisce un insieme di diritti minimi volti a garantire il benessere, la sicurezza, la dignità e la conciliazione della vita personale, familiare e lavorativa di tutti i lavoratori.
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La proposta di regolamento conferma che, ai sensi dell’articolo 3 della legge, il Lavora elettronicamente Può essere in tutto o in parte. Nel primo caso, si accetterà di prestare lavoro indiretto, ad eccezione delle attività in presenza o di coordinamento al termine del tempo che il lavoratore a distanza ritenga necessario o che sia richiesto dal datore di lavoro , indica.
Nel parziale, sarà specificata la fornitura di attività faccia a faccia e non faccia a faccia. La distribuzione di oggi sarà determinata Contratto di lavoro Oppure accetta di modificare la modalità di invio dell’opera, i dettagli dell’iniziativa.
La proposta lo indica anche Lavora elettronicamente Sarà permanente o temporaneo a seconda del periodo concordato tra le parti. In mancanza di tale limite, si intenderà che esso avrà carattere permanente, anche se tale condizione non impedirà la modifica della modalità prevista dal Regolamento.
Metodo di applicazione faccia a faccia Lavora elettronicamente Sarà il prodotto di un accordo tra le due parti. Il rifiuto da parte del dipendente della modalità di lavoro a distanza non costituirà motivo di risoluzione del rapporto di lavoro o di adeguamento delle condizioni di lavoro, come afferma l’iniziativa.
il Lavora elettronicamenteDettagli, possono essere parte della descrizione iniziale del lavoro o essere concordati in seguito. In ogni caso, il lavoratore a distanza potrà richiedere il passaggio dal lavoro in presenza al lavoro a distanza o viceversa. E conferma che il passaggio dal lavoro in presenza al lavoro a distanza non intaccherà in alcun modo la dignità dei dipendenti.
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I lavoratori a distanza possono svolgere il proprio lavoro sia all’interno che all’esterno del territorio peruviano. Nel caso di fornitura di servizi all’estero, le parti concordano le condizioni specifiche di questo metodo, garantendo i diritti dei lavoratori a distanza.
L’applicazione del lavoro a distanza, nel caso di stranieri, non li esonera dal rispetto delle corrispondenti normative in materia di immigrazione e lavoro ed è legittima essere orfano.
Inoltre, l’iniziativa lo descrive in dettaglio per assumere lavoratori remoti o per cambiare il modo in cui viene offerto il lavoro faccia a faccia Lavora elettronicamenteIl datore di lavoro e il lavoratore specificano, come minimo, il contenuto di cui all’articolo 12 della legge.
Allo stesso tempo, gli obblighi del datore di lavoro nel contesto del lavoro a distanza includeranno; i diritti e gli obblighi del lavoratore a distanza nella fornitura del servizio; e misure di protezione contro le molestie sessuali nel telelavoro. Allo stesso modo, misure di sicurezza e salute nel telelavoro; e sicurezza delle informazioni.
Commentando la proposta, studio Echecopar, associato a Baker & McKenzie International, sottolinea che il progetto delinea l’obbligo di rispettare il diritto all’intimità, alla privacy e all’inviolabilità delle comunicazioni dei lavoratori a distanza. Salvo preavviso, il datore di lavoro non potrà accedere ai documenti e alle comunicazioni del dipendente.
Inoltre, sarà richiesto il previo ed esplicito consenso del dipendente remoto per approvarne l’immagine o la voce o la registrazione, a meno che non sia richiesto dalla natura delle mansioni. Indica inoltre che non sarà possibile effettuare visite sul posto di lavoro da remoto senza la preventiva autorizzazione del dipendente.
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La società sottolinea inoltre che le attrezzature fornite dal datore di lavoro possono essere utilizzate solo per scopi commerciali. Errori tecnici o di comunicazione che pregiudichino l’erogazione dei Servizi non saranno ritenuti imputabili al telelavoratore e non potranno costituire illecito disciplinare.
Legge n. 31572, Diritto del lavoro a distanza, organizza il lavoro a distanza come modalità speciale di erogazione del lavoro, in una situazione normale o abituale, che si caratterizza per la prestazione secondaria di coloro che non hanno una presenza fisica di lavoratori nel luogo di lavoro, e con i quali mantengono un rapporto di lavoro relazione; Questo viene fatto attraverso l’uso di piattaforme e tecnologie digitali.
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