Nel giro di poche settimane, un piccolo buco nero primordiale consumerà il nucleo liquido di un asteroide o di un pianeta, lasciandolo vuoto ma con la crosta intatta. Sarà possibile determinare la posizione di questi oggetti grazie alla loro densità molto inferiore al solito.
Tra i diversi tipi di buchi neri consentiti dalle equazioni di Einstein, ce n’è uno che nessuno è ancora riuscito a vedere, e questo nonostante, almeno in teoria, dovrebbero essere i più abbondanti. Questi sono i cosiddetti “primitivi”, piccoli …
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