Perché l’Italia è la prima grande economia globale a sostenere la Nuova Via della Seta cinese (e perché sta suscitando preoccupazioni in Occidente)

Perché l’Italia è la prima grande economia globale a sostenere la Nuova Via della Seta cinese (e perché sta suscitando preoccupazioni in Occidente)

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Il presidente cinese Xi Jinping e il presidente italiano Sergio Mattarella hanno partecipato venerdì 22 marzo a un business forum con imprenditori italiani e cinesi presso il Palazzo del Quirinale a Roma.

È ufficiale: l'Italia si è staccata dagli altri Paesi che compongono il Gruppo dei Sette (G7), le 7 democrazie più industrializzate del mondo, nel confronto con la Cina.

Sabato, in un incontro a Roma con il presidente cinese Xi Jinping, il primo ministro italiano Giuseppe Conte ha firmato un memorandum d'intesa sul progetto cinese della Nuova Via della Seta, sollevando dubbi in Occidente.

All'evento era presente il vice primo ministro italiano Luigi Di Maio, del Movimento 5 Stelle, ma il suo alleato di coalizione Matteo Salvini, il cui partito di destra della Lega, condivide le riserve degli altri membri del G7 sulla possibilità che il gigante asiatico Maggiore accesso ai suoi mercati.

La nota è Uno di un gruppo di accordi bilaterali Che comprende investimenti cinesi nei porti italiani, nel settore bancario, nell’edilizia e nel commercio di prodotti agricoli.

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