“Le persone hanno il diritto di vivere come vogliono, non ci siamo più Medioevo“. Queste dichiarazioni, fatte da un primo ministro europeo non molto tempo fa, lo dimostrano Il Medioevo è spesso usato come sinonimo di ignoranza, barbarie e arretratezza.
Questa vista disprezzata del Medioevo può essere vista in molte altre aree. Ad esempio, per anni I film e le serie ambientati in quest’epoca riflettono una società violenta, ingiusta e superstiziosa. Questa visione è rafforzata da Un’estetica più oscura – a quanto pare il sole non brillava molto nel Medioevo –.
Saremo tutti d’accordo su questo Mettere mille anni di storia nella stessa borsa sembra così ridicolo. Riuscite a immaginare che il tempo tra il 1500 e il 2500 nel futuro sia confinato in un’era, e che lo stesso aggettivo si applichi a tutti quei secoli?
anche, Basta entrare in una cattedrale gotica per verificare che il medioevo abbia avuto un po’ di barbarie e di oscurità.. Forse per questo molti seguaci del Medioevo si sono sforzati di dimostrare che questa visione dispregiativa del Medioevo è difficile da difendere. però, Poco si sa sull’origine di questo concetto. Perché il Medioevo aveva una cattiva reputazione?
La prima cosa da chiedersi è perché mettiamo mille anni di storia nella stessa epoca, e perché la definiamo Medioevo. Era svizzero Cristoforo Cellario che pubblicò alla fine del Settecento un libro dedicato a Dividendo la storia in tre epoche: l’antica, la media e la moderna, a cui si aggiunse in seguito l’era moderna.
Lungi dall’essere aggettivi neutri, questi culti indicano in realtà una vera visione della storia. Il periodo compreso tra il V e il XV secolo è stato definito Medioevo Il tempo ha perso importanza fino a trovarsi tra – da cui il nome – di altre due epoche più importanti.
Questa visione della storia può essere rappresentata graficamente come un paesaggio dominato da due maestosi monti: l’Arcaico e il Moderno, separati l’uno dall’altro da una vallata medievale. Ora, quando è iniziata questa visione denigratoria del millennio medievale? Un momento particolare, o anche una persona particolare, può essere identificato come responsabile di questa percezione storica?
Il contesto storico in cui è nata l’idea del Medioevo oscuro non è altro che il Rinascimento L’italiano, precisamente il Trecento, e il primo autore che lo colse nei suoi scritti fu il famoso Francesco Petrarca. Le circostanze di questa invenzione storica sono ricche e complesse.
Industrialmente, possiamo dirlo Il disprezzo di Francesco Petrarca per il Medioevo nasce dal suo desiderio per l’antica Roma. Da grande conoscitore dei classici latini, Petrarca non poté evitare di paragonare lo stato fatiscente dell’Italia dei suoi giorni con quello della gloriosa epoca romana. Tale era l’indignazione provata dal poeta toscano del suo tempo, nella sua lettera Per le prossime generazioniha evidenziato: “Se il mio amore non mi avesse fermato, avrei sempre voluto nascere in un altro momento e dimenticarlo.”
Per Petrarca, con il crollo dell’Impero Romano È iniziata un’era di oscurità e corruzione a tutti i livelli: politico, religioso e culturale soprattutto. Secondo questa concezione, durante il Medioevo la Chiesa era corrotta e le Arti e le Lettere entrarono in un’età oscura che, per Petrarca, esiste ancora.
nel loro proprio epistole metricheIl grande poeta toscano lo riassunse così: “C’è stata un’età più fortunata ed è probabile che ce ne sia un’altra; nel mezzo, nel nostro tempo si vede la confluenza di disgrazie e vergogna”.. Questa frase coniuga perfettamente il concetto storiografico che esiste ancora oggi: un’antica età dell’oro, un medioevo oscuro, un’età moderna che porterebbe alla restaurazione della cultura, cioè alla sua rinascita.
Torniamo all’importanza delle parole: niente può rinascere se prima non è morto. Il termine stesso Rinascimento, coniato, come il Medioevo, poco dopo, implica l’affermazione che la cultura si estinse durante il Medioevo.
Dalle citazioni di Petrarca risulta chiaro che egli si vide nel medioevo. Come la nuova musa, il poeta toscano preannunciò l’avvento della Terra Promessa nel Rinascimento, ma furono i suoi successori nell’umanesimo italiano ad annunciare l’avvento di una nuova età dell’oro.
I primi a parlare di una rinascita nel campo della letteratura e delle arti furono i grandi umanisti del Trecento. Tra questi spiccano i famosi Giovanni BoccaccioL’allievo preferito di Petrarca. Successivamente, durante il Quattrocento e il Cinquecento, si proclamarono molti autori del campo delle arti e della letteratura La rinascita della cultura, sorta dalle ceneri del medioevo per formare una nuova età dell’oro.
Questa visione storico-storico si diffuse rapidamente in tutta Europa. In primo luogo è stata la Riforma luterana ad accogliere questa idea, in particolare a causa delle critiche alla chiesa medievale che ha affermato che la visione era contenuta.e diffonderlo in modo virale grazie alla stampa.
Successivamente, l’Illuminismo francese adottò questo concetto storico. Per autori come VoltaireE il Il Medioevo ha rappresentato tutti gli errori secolari che abbiamo professato, e quelli che pretendevano di salvare l’umanità, come l’oscurantismo religioso e il dominio della fede sulla ragione.
Da allora, l’unica fase in cui si è attestata l’epoca medievale è stata il Romanticismo, sia pure in chiave poetica. I rappresentanti di questo movimento hanno ricreato un tempo pieno di mistero, meraviglia e folclore. foto Caspar David Friedrich o romanzi Sir Walter Scott Rappresenta bene quei tempi medievali di castelli, imprese e duelli tra cavalieri per amore di una dama.
È chiaro che nessuna delle due visioni, rinascimentale e romantica, rende giustizia al cosiddetto medioevo. Il medioevo, come tutti i periodi storici – come il nostro – è stato un tempo pieno di luci e ombre. Insomma, il tempo, se lo affrontiamo senza pregiudizi, avremo molte lezioni da offrirci.
Questo articolo è stato originariamente pubblicato da The Conversation.
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