Opinione di Joaquín Rabago |  L’intelligenza artificiale al servizio della guerra ucraina

Opinione di Joaquín Rabago | L’intelligenza artificiale al servizio della guerra ucraina

IL Ultranazionalisti ucraini Sono stati chiari fin dal primo momento riguardo al ruolo fondamentale che svolgi intelligenza artificiale Nella guerra contro gli invasori russi.


Forse il più visionario tra tutti è il giovane Ministro della Trasformazione Digitale, Mykhailo Fedorov, esperto di marketing digitale e uno degli artefici della trasformazione digitale. Volodymyr Zelenskyj vince le elezioni.

Una volta scoppiato il conflitto con la Russia, Fedorov ebbe il compito di gestire entrambi gli aspetti della guerra: l’aspetto direttamente legato alle armi e quello altrettanto importante della propaganda.

Nel marzo 2022, cioè appena un mese dopo l’invasione russa, la rivista americana “Time” ha pubblicato un rapporto sull’uso dell’intelligenza artificiale nei nuovi conflitti.


Il suo autore ha stimato il valore del mercato globale delle armi letali controllate dall’intelligenza artificiale a 12 miliardi di dollari all’anno e ha ipotizzato che potrebbe raggiungere i 30 miliardi di dollari entro pochi anni.

Nel Guerra ucrainagli aerei Bayraktar TB2, prodotti dalla multinazionale turca Bayraktar Tecnologies affiliata alle forze ucraine, affrontano i droni iraniani Shahed-136 utilizzati dalla Russia.

Quasi un anno dopo, nel gennaio 2023, Fedorov annunciò su Twitter che gli sforzi di armamento si sarebbero concentrati sulla produzione di droni e altre armi letali in grado di operare autonomamente, cioè senza il minimo intervento umano.

Alcune settimane dopo, lo stesso ministro ucraino ha riferito della spedizione statunitense del caccia drone F700, un sistema completamente automatizzato e guidato dall’intelligenza artificiale in grado di identificare e distruggere i droni nemici.

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Nel febbraio dello stesso anno, nell’ambito… Forum globale dell’Aia Si è tenuto il cosiddetto Summit REAIM, il cui scopo era quello di unire il mondo dell’intelligenza artificiale con il mondo della gestione della guerra.

In quell’incontro, Alex Karp, CEO di Palantir Technologies, si è dichiarato orgoglioso dell’importante contributo dei prodotti della sua azienda alla difesa dell’Ucraina.

Palantir è una società multinazionale dedicata alla raccolta e al successivo utilizzo di Big Data (Big Data). È stata fondata in California dal miliardario Trump di origine tedesca, Peter Thiel, che è anche fondatore, insieme a Elon Musk, della società di pagamenti online PayPal.

L’azienda ha gli stessi clienti del gruppo britannico SCL, noto soprattutto per lo scandalo che ha coinvolto una delle sue controllate, Cambridge Analytica, che ha raccolto dati di milioni di utenti Facebook senza il loro consenso per utilizzarli a fini di propaganda politica.

Tra i clienti figurano di tutto, dalla CIA a varie agenzie di intelligence militare negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Israele, paesi che hanno utilizzato le sue app anche in guerre interne a bassa intensità, ad esempio sul confine meridionale degli Stati Uniti.

Tra i servizi forniti da Palantir all’Ucraina c’è il sistema di intelligenza artificiale Skykit, che consente di analizzare non solo i movimenti dei droni nemici, ma anche i contenuti critici nei confronti del governo sui social network.

In Ucraina non c’è dubbio che si stanno preparando le guerre future, che purtroppo non saranno meno mortali di quelle del passato.

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