Oggetto antico e misterioso scoperto dagli archeologi in Italia

Oggetto antico e misterioso scoperto dagli archeologi in Italia

Castello

Una mappa celeste di 2.500 anni fa è stata scoperta in un castello in Italia.

Nella provincia italiana di Trieste, in particolare Castellier di Rubinpiccolo, castello di notevole antichità, a Scoperta Archeologia è di grande importanza. Durante un'ispezione all'ingresso del forte sono state rinvenute due pietre rotonde, ciascuna di 50 centimetri di diametro.

L'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), in collaborazione con l'Università Ca' Foscari di Venezia e l'ICTP, ha effettuato un'analisi dettagliata di queste pietre. Paolo Molaro, membro dell'INAF, e il suo team hanno identificato una delle pietre come un'antica mappa celeste, risalente al IV secolo a.C. circa. La scoperta la colloca come una delle più antiche mappe celesti. fu scoperto In Italia.

La rivista Astronomische Nachrichten ha pubblicato i risultati dello studio, evidenziando 29 iscrizioni che rappresentano costellazioni ben note come lo Scorpione, Orino, le Pleiadi e Cassiopea. Queste incisioni presentano una vista del cielo notturno da Rubinpiccolo circa 2.500 anni fa.

Si ritiene che queste incisioni siano state realizzate da un singolo individuo utilizzando strumenti di base come martelli e scalpelli di metallo. fra Risultati, evidenzia una rappresentazione della stella Theta Scorpi, oggi non visibile dal castello. Tuttavia, utilizzando il progetto Stellarium, i ricercatori hanno scoperto che questa stella si trova nel pianeta B.C. Controllarono che fosse visibile da dove si trovava a quota 400. Questa caratteristica aggiunge un importante contesto temporale alla mappa e si collega direttamente alle osservazioni astronomiche dell'epoca.

Lo studio evidenzia anche la particolarità dell'iscrizione numero 29 che non corrisponde a schemi celesti conosciuti. Gli autori suggeriscono che l'incisione potrebbe essere una rappresentazione di una supernova, un fenomeno astronomico transitorio visibile in quel momento nel cielo notturno. Se confermato, questo dettaglio potrebbe indicare la posizione di un buco nero risultante dall’esplosione di una supernova.

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