“Non tutte le rocce sono montagne”, la mostra di Francesca Palma in cui il progetto NASAL saluta Puerto Santa Ana |  Cultura |  divertimento

“Non tutte le rocce sono montagne”, la mostra di Francesca Palma in cui il progetto NASAL saluta Puerto Santa Ana | Cultura | divertimento

Avendo vissuto metà della sua vita in Italia, è stata ispirata dalla nuova mostra dell’artista ecuadoriana 26enne Francesca Palma, intitolata Non tutte le rocce sono montagne Che adesso si può visitare nella Galería Nasal, a Puerto Santa Ana, fino a metà dicembre. L’artista è cresciuto e ha vissuto a Genova tra il 1998 e il 2012.

Questa è anche l’ultima mostra del progetto culturale fondato da Mauricio Aguirre in quello spazio, anche se spera di riaprirlo presto in un nuovo settore della città.

Giada Lusardi, curatrice della Galleria Palma, passa in rassegna i dettagli dell’opera che mette in risalto i motivi scelti dall’artista e caratterizzati dalle sue esperienze tra continenti, tra culture e tra paesaggi.

“Lacrima del leone” (acrilico su tela, 238 x 130 cm).

“Le sue opere nascono da un profondo atto di introspezione, come quello del migrante, che, in contatto con l’Altro, ritorna alla domanda esistenziale: Chi sono io?” Lo spiega Lusardi. “La sua produzione artistica pensa ai linguaggi come strumenti di comprensione e comunicazione. L’immagine dipinta dell’angelo in rilievo esprime una sorta di ambiguità, in questo caso di genere, che consente allo spettatore di partecipare.

“Luminosità” (olio su tela, 120 x 120 cm).

Inquadrando le sue opere in inglese, Palma ricerca una lingua che, non essendo né l’italiano né lo spagnolo, diventa più personale e pratica, facendola sentire un’altra cittadina in un mondo globalizzato.

“Nella sua opera l’uomo è presente e inesistente allo stesso tempo. C’è il suo sguardo, i suoi gesti, la sua percezione dei paesaggi, degli elementi naturali, dei fenomeni di luce, oppure la sua spiritualità incarnata nelle sculture delle chiese italiane (…). L’artista è interessata agli effetti di ruvidità e illuminazione che appaiono tridimensionali sulle sue rocce affusolate e strutturate. Queste incisioni diventano protagoniste del suo lavoro figurativo e attivano la percezione dell’attesa, dei diversi esseri che Palma immagina come umani e non umani.

“Troppo reale” (misto su tela, 87 x 62 cm x 1 cm).

Nel luglio dello scorso anno, Francesca si è classificata al terzo posto nella 61esima edizione del Salone di Luglio Attualmente sta completando la Residenza Via Farini a Milano, Italia.

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Nel 2015 Laureato presso l’Istituto di Belle Arti Juan José Plaza (Guayaquil) Con la sua menzione nel disegno e Ha preso parte a diverse mostre collettive Come Bocca 9 (2020), Apri uno studio violento (2020) e Ieri (2020).

Palma ha tenuto la sua prima mostra personale nel 2021 Intitolato intorno al nord, Dalla serie La percezione visiva è limitata (…), in TM (galleria).

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