Si chiude così un’indagine contro il gruppo statunitense per evasione fiscale. Le autorità italiane hanno già stretto accordi simili con giganti della tecnologia come Facebook, Google, Amazon e Apple.
Corsa gigante Netflix Il Tesoro italiano pagherà 55,8 milioni di euro (circa 59 milioni di dollari al cambio attuale) per chiudere un contenzioso fiscale con lo Stato, riferito al periodo compreso tra il 2015 e il 2019.
La Procura di Milano ha riferito in una nota di aver raggiunto un accordo con la multinazionale per il versamento in un’unica soluzione di “5.585.513 euro in un’unica soluzione di imposte, sanzioni e interessi per saldare eventuali debiti tributari in essere con l’Agenzia delle Entrate per il periodo compreso tra ottobre 2015 e 2019”.
Si chiude così un’indagine aperta tre anni fa dalle autorità italiane nei confronti del gruppo “americano”. evasione delle tasse.
Netflix, dal canto suo, ha aperto lo scorso gennaio la sua prima sede fisica in Italia, ed è stata costituita nella capitale, Roma.
Le autorità italiane hanno già raggiunto accordi simili in passato con giganti della tecnologia come Facebook, Google, Amazon e Apple.
Facebook ha raggiunto un accordo nel 2018 per pagare 100 milioni di euro all’erario italiano per sistemare la sua situazione fiscale, mentre Apple ha accettato nel dicembre 2015 di pagare 318 milioni di euro e Google ha accettato a maggio 2017 di pagare 306 milioni di euro e il colosso del commercio online Amazon. Impegnato a pagare 100 milioni di euro a dicembre 2017.
L’anno scorso, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha raggiunto un accordo con 136 paesi per definire l’ambito di applicazione 15% di imposta globale minima sulle multinazionali Con l’obiettivo di realizzare un sistema fiscale più equo e impedire loro di usufruire di sistemi fiscali permissivi e di non pagare le tasse ovunque operino.