Moto sotto i riflettori

Moto sotto i riflettori

Resta allarmante il numero degli incidenti stradali che coinvolgono ogni giorno i motociclisti, in una serie che non solo sembra infinita, ma aumenta in maniera allarmante.

Ci sono situazioni molto visibili nel traffico veicolare locale. Negli ultimi anni si è registrato un notevole aumento del numero di veicoli, soprattutto motocicli, rendendo la città una delle città con il maggior numero di unità pro capite.

Ci sono anche alcune circostanze, come il consolidamento delle società di consegna, che hanno contribuito a questo aumento oltre a generare una presenza continuativa durante tutta la giornata.

Naturalmente in questo caso c’è un elemento molto preoccupante che è la vulnerabilità dei motociclisti quando si tratta di essere coinvolti in un incidente. A parte il casco che li protegge parzialmente, la realtà è che sono piuttosto vulnerabili a gravi danni fisici a causa della loro totale incapacità.

C’è anche da dire che non sempre il comportamento dei motociclisti è conforme alle leggi vigenti, come se non arrivasse loro.

L’esempio più evidente è la velocità, poiché è comune vedere le auto schivare e sorpassare, superando i 40 km/h previsti per la guida nelle aree urbane.

È anche normale che ignorino i semafori o raggiungano le svolte mantenendo la velocità con cui viaggiano nell’edificio. Nemmeno loro camminano a destra, ma a sinistra o in mezzo. A parte multe per mancato uso del casco o rumori molesti, non risultano altre violazioni che sembrano subire.

Naturalmente questi comportamenti non si limitano a loro. Il traffico a Bahia è di per sé caotico, poiché la congestione della strada con piste ciclabili e parcheggi rende la larghezza del traffico più stretta e quindi più soggetta a incidenti.

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È allora il momento di modificare i comportamenti, di equiparare motociclisti, ciclisti e automobilisti con la volontà di ridurre il numero degli incidenti e soprattutto di favorire i motocicli, più vulnerabili e vulnerabili ai danni.

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