Il capo diplomatico dell’Unione europea afferma di comprendere la rabbia di Israele, ma invita a “non lasciarsi trasportare dalla rabbia”
Il massimo diplomatico dell’Unione Europea, Josep Borrell, ha esortato Israele a “non lasciarsi trascinare dalla rabbia” mentre il paese continua a vacillare dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre.
Borrell ha parlato ai media insieme al ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen dopo aver visitato giovedì il Kibbutz Be’eri in Israele.
Borrell ha detto che era lì per “esprimere la solidarietà dell’UE al popolo israeliano” e per chiedere il rilascio “immediato” degli ostaggi a Gaza.
“Niente giustifica ciò che i terroristi di Hamas hanno fatto qui e altrove il 7 ottobre. Niente giustifica il rapimento di donne, bambini e anziani dalle loro case e il loro tenerli in ostaggio”, ha detto.
“Capisco la tua rabbia. Ma lascia che ti chieda di non lasciarti coinvolgere”, ha detto Borrell, descrivendolo come un consiglio che verrebbe dato dal “migliore amico di Israele”.
Il funzionario dell’Unione Europea ha aggiunto: “Ciò che fa la differenza tra una società civile e un gruppo terroristico è il rispetto della vita umana”.
Ha affermato che, sebbene l’Unione Europea riconosca il diritto di Israele a difendersi, qualsiasi risposta deve essere coerente con il diritto umanitario internazionale.
Borrell ha aggiunto: “Gaza non è lontana da qui. Un orrore non ne giustifica un altro. Nelle ultime settimane sono morti civili innocenti, tra cui migliaia di bambini”.
“Prendersi cura di Israele è una cosa, prendersi cura di chi è nel bisogno è un’altra”, ha continuato, sottolineando che questo è il motivo per cui l’Unione Europea continua a chiedere “un accesso umanitario rapido, sicuro e senza ostacoli” a Gaza.
Un po’ di contesto: Israele ha lanciato la sua campagna militare con l’obiettivo dichiarato di distruggere Hamas e salvare più di 240 ostaggi presi durante il brutale attacco del gruppo armato il 7 ottobre, in cui sono state uccise più di 1.200 persone.
Il Ministero della Sanità palestinese a Ramallah ha dichiarato giovedì, citando fonti mediche nella Striscia di Gaza, controllata dal Movimento di Resistenza Islamica (Hamas), che almeno 11.470 palestinesi sono stati martirizzati negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre.
Lui ricorda: Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha rilasciato dichiarazioni simili a Tel Aviv a metà ottobre, in cui ha espresso il suo rammarico per la perdita di vite umane a seguito degli attacchi contro Israele, ma ha avvertito gli israeliani di non “lasciarsi trasportare” dalla rabbia.
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