Una tata italiana ha ammesso di aver lanciato il suo bambino di 13 mesi da una finestra e di essere ricoverata in ospedale a Modena (centro Italia) da martedì scorso. “Attacco di catalisi”, hanno riferito oggi i media locali.
“Sono stato io a buttare il bambino dalla finestra. Non era un gesto programmato, ea seguito di un malore improvviso mi sono trovata in uno stato di agitazione, ho sentito il fiato corto e ho fatto un gesto ingiustificato.Lo ha rivelato Monica Shanti tramite il suo avvocato.
Martedì scorso una donna di 32 anni è stata sbalzata dal secondo piano senza dire una parola mentre si prendeva cura di un bambino nella città di Soliera (Modena), provocando gravi ferite.
La tata, accusata di tentato omicidio, è stata ricoverata nel carcere di Modena, dove oggi ha ammesso “arbitrosamente” al giudice di essere in “realtà parallela” quel giorno ed è andata a cercare l’addetto alle pulizie dopo che il bambino era stato gettato. E gli ha detto: “Ora il bambino è libero”, ha spiegato l’avvocato.
Il giudice ha ordinato una visita psichiatrica per valutare le condizioni della donna e ha confermato il mandato di arresto, sostenuto dai suoi avvocati, che temevano che potesse soffrire di nuovo di una sorta di disturbo psicologico, quindi è ulteriormente protetta. Si.
Il ragazzo è stato ricoverato all’ospedale Maggiore di Bologna in condizioni critiche, ma secondo i medici ha risposto bene alle cure.
Fonte: EFE
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