La mancanza di precipitazioni ha messo in una situazione estrema le aziende del nord del Paese, molte delle quali hanno accesso ai mercati internazionali per i loro prodotti.
05 marzo 2023 . Aggiornato alle 05:00.
Nel 2022 l’Italia ha subito la peggiore siccità degli ultimi 500 anni Perdite stimate in 6000 milioni di euro. Ma il 2023 potrebbe essere peggiore. In molte parti del nord non piove da settimane, e ai suoi confini c’è il Po, il grande fiume che da millenni rende fertile la valle. A Verona, a 160 chilometri da Milano, il fiume Adige è l’ombra di se stesso. A Vicenza, a circa 70 chilometri da Venezia, i lunghi portici che un tempo riparavano i passanti dalla pioggia sono ormai inutili. Fino a poco tempo fa dicevo ai miei amici spagnoli che Vicenza è il San Sebastiano d’Italia perché non ha mai smesso di piovere, spiega Giuseppe, professionista di 40 anni, ma recentemente, a Vicenza, sono cadute solo poche gocce.
La siccità causa seri problemi all’agricoltura nel nord del Paese. Per Coldiretti, la principale associazione che rappresenta e aiuta il settore, questa regione d’Italia ha sofferto Riduzione del 40% delle precipitazioni E 300mila aziende agricole se la passano male. Le esportazioni agroalimentari — dal parmigiano al vino, dalla pasta agli ortaggi pregiati come gli asparagi — sono un pilastro dell’economia italiana, quindi è comprensibile che ci sia un po’ di pessimismo nel Paese.
Giulia, in pensione da Venezia, si lamenta: Ovviamente: senza pioggia i contadini non hanno acqua, senza acqua non possono irrigare i campi, quindi nei negozi arriva meno frutta e verdura… Pregheremo ancora perché piova, come usavamo da fare al tempo dei miei nonni durante gli anni della siccità. La situazione è più grave rispetto allo scorso anno, il deficit idrico è ancora maggiore: nei prossimi giorni sono previste piogge, ma rischiamo di finire in una situazione molto preoccupante; Si calcolava che ci sarebbe voluto un mese di pioggia per compensare la carenza prodotta durante questo inverno molto secco. È una situazione molto preoccupante, che le piogge non siano scomparse in Italia. Ma confermano che lunghi periodi di siccità sono stati interrotti da tempeste in pochi giorni? o anche ore? Versano acqua che cade da tre mesi e sarà necessario spillarla.
I cittadini e gli esperti sono preoccupati – molti residenti dicono che ora controllano le previsioni del tempo ogni giorno nella speranza che piova – ma i politici sembrano concentrati su altre questioni. Già nel 2017 la Coldiretti ha introdotto Un progetto per costruire serbatoi di diverse dimensioni per immagazzinare l’acqua piovana in diverse regioni italiane. In alcuni casi le strutture sono già state aperte, ma nella stragrande maggioranza si attende che le autorità preposte diano il via libera, inizino i finanziamenti e avviino i lavori, nota Bazana.
Anche gli scienziati sono alla ricerca di soluzioni. Carlotta Balconi, del Centro di Ricerca sui Cereali e le Colture Industriali, è la responsabile scientifica del Progetto Dromaned, a cui partecipano nove Paesi, tra cui la Spagna. Lo scopo del progetto è studiare le varietà locali di mais provenienti dalle collezioni mantenute da istituti di ricerca nei paesi della regione mediterranea per scoprire quali varietà sono più resistenti alle condizioni di siccità e alle alte temperature.
Spiega Daniele Masseroni, Professore di Ingegneria dell’irrigazione presso l’Università degli Studi di Milano: Nel corso degli anni, il Gruppo di Idraulica Agraria ha portato avanti diversi progetti volti a trovare e trasferire soluzioni per la gestione sostenibile delle risorse idriche in agricoltura, puntando su tecnologie tradizionali, come come tecniche di inondazione e irrigazione superficiale. Il futuro dell’agricoltura italiana è nelle mani di ricercatori come Balconi e Masseroni.
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