Michel Mirabal mette in risalto l’arte di Cuba durante la Biennale di Venezia

Michel Mirabal mette in risalto l’arte di Cuba durante la Biennale di Venezia

Dipinti, fotografie e sculture di Mirabal, insieme alla videoarte del principale produttore audiovisivo dell’isola, Alejandro Pérez, con la musica del Maestro Franck Fernández, pianista di fama mondiale, adornano il Palais Lloredan nella Città dei Canali, dove si terrà questa mostra mostrato. Rimane aperto dal 20 maggio al 23 luglio.

Presentata dal curatore Nelson Herrera-Yesla alla 18a Biennale di Venezia, questa raccolta di opere è “la mostra più produttiva della mia carriera e le mie aspettative sono enormi sotto ogni aspetto”, ha recentemente annunciato. modalità.

Con Arquitectura de una sistema, intende invitare alla riflessione sul fenomeno globale della migrazione, ea tal fine, accanto ai pezzi Pasaportes ed Éxodo, ne include altri come Escapando, una scultura in metallo ricavata da tubi di scappamento di automobili, che colpisce per la piazza d’ingresso dei visitatori.

Ha detto alla stampa riguardo a questa proposta: “L’emigrazione è in tutto, perché il mondo ha migrato il mondo, con l’acqua, le guerre e lo sfollamento”.

Ha aggiunto: “Negli ultimi anni di guerra, gli sfollati sono diventati un fenomeno molto potente che ha richiesto attenzione e voglio che sia il più crudo e reale possibile”.

Tra i fogli penzolanti di filo spinato e gli spaventapasseri, spicca all’interno un sistema solare composito con sfere colorate che punteggiano il terreno e luccicano, con l’illuminazione emanata dal re stellare, corrispondente al suo discorso estetico.

Il mini-documentario “Displacement, Causes and Consequences”, in soli sei minuti, riesce a trasmettere ai presenti il ​​dramma delle migrazioni nel mondo, con una forte carica emotiva, un fenomeno che “ci riguarda tutti”, come Frank Fernandez ha detto alla prima di Queste cose.

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Mirabal ha più di 50 gallerie a Cuba, Argentina, Canada, Cina, Repubblica Dominicana, Stati Uniti, Spagna, Francia, Regno Unito, Italia, Giamaica, Haiti, Messico, Panama e Portogallo.

Con questo nuovo progetto torna a Venezia, dove studia dal 1999 al 2002, dopo essersi diplomato all’Istituto Superiore di Design del suo paese.

Dopo la conclusione di questa mostra della Biennale, si recherà in Puglia, nel sud Italia, dove ospiterà questa mostra in un castello del XVII secolo, per poi trasferirla in altri paesi in Europa, Asia e Medio Oriente. e le Americhe.

“Abbiamo già molti musei e gallerie di Spagna, Francia, Germania, Cina e Israele interessati” a questa mostra, ha annunciato, ma, come ha ammesso in una recente intervista a Prensa Latina, il suo più grande desiderio è di mostrarla a Cuba.

poesia / ort

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