Roma, 21 ottobre (EFE).- Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha dichiarato lunedì che il suo governo sta lavorando “instancabilmente” per “salvaguardare le frontiere” e garantire che le persone possano entrare nel Paese solo legalmente. Il Dipartimento di Giustizia mette in dubbio i piani di inviare migranti in Albania
“Continueremo a lavorare instancabilmente per proteggere le nostre frontiere e ristabilire un principio fondamentale: in Italia si può entrare solo legalmente, seguendo regole e procedure stabilite”, ha annunciato Meloni, secondo un comunicato della presidenza del governo.
Il presidente ha pronunciato queste parole per celebrare l’operazione di polizia che lunedì ha catturato e arrestato 13 persone accusate di appartenere ad una rete criminale di traffico di esseri umani che contrabbandava persone dal Medio Oriente all’Italia.
Questo pomeriggio alle 18 locali (16:00 GMT) è previsto un incontro di un gruppo di ministri, apparentemente per trovare “soluzioni” alla sentenza del Tribunale di Roma venerdì scorso.
Ha invalidato il trattenimento in Albania di 12 migranti presenti nei centri dei Balcani, esternalizzando le procedure di accoglienza, richiesta di asilo e rimpatrio dei migranti che cercavano di stabilirsi sul suolo albanese attraverso un accordo firmato con Meloni Tirana. Vai in Italia.
Ciò ha creato un conflitto tra amministrazione e magistratura, poiché il governo ritiene di essere intervenuto decidendo che i paesi di origine dei migranti – Egitto e Bangladesh – non possono essere considerati sicuri.
La sentenza del tribunale di Roma fa seguito a quella della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 4 ottobre, creando un precedente.
Tuttavia, Meloni sta cercando di adottare nuove misure attraverso un decreto del governo questo lunedì che, secondo la stampa e gli esperti, mira a cambiare i termini della designazione di Paese sicuro, per cui cercherà di evitare la giustizia. Mantenere la credibilità del suo programma di esternalità migratoria con l’Albania. EFE
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