L’uomo che fermò l’Orient Express, di Enrique Giuliana

L’uomo che fermò l’Orient Express, di Enrique Giuliana

Una delle prime decisioni del premier Mario Draghi Lo scorso marzo consisteva nel bloccare la vendita di un’azienda tecnologica italiana a un consorzio cinese. Non è una grande azienda, ma LPE, situata alle porte di Milano, con una cinquantina di dipendenti, opera in un settore ad alto valore strategico. LPE produce reattori sovraassiali, dispositivi costosi che eseguono la prima lavorazione chimica e termica del silicio per la successiva produzione di semiconduttori. La società doveva essere rilevata dalla cinese Shenzen Invenland Holding e il governo italiano ha interrotto l’operazione, citando l’interesse nazionale.

Draghi ha presentato le sue credenziali con questa decisione. Qualche settimana fa, a metà febbraio, ha spiegato al Parlamento quali erano le sue condizioni per accettare l’incarico e guidare un governo di unità nazionale: “Sostenere questo governo significa condividere l’irreversibilità dell’euro e lavorare per un’Unione europea più integrata. Questo governo sarà europeista e atlantista, in linea con le ancore storiche Per l’Italia: Unione Europea, Alleanza Atlantica, Nazioni Unite.

L’arrivo di Draghi nel governo italiano è stato un cambio di aghi: più atlantismo contro Cina e Russia

Frenare l’acquisizione cinese a Milano è stato interpretato come un ostacolo all’ingresso dell’Italia nella Nuova Via della Seta, un protocollo firmato nel marzo 2019 dal Presidente del Consiglio. Giuseppe Conte , poi a capo di un governo di coalizione di breve durata tra Movimento 5 Stelle e Lega. Il M5E (Hybrid Populist) è stato molto ricettivo nei confronti di Pechino, e la Lega (Right Populist) ha viaggiato molto a Mosca, anche chiedendo soldi. L’adesione dell’Italia, terza economia dell’Eurozona, al grande progetto strategico e logistico della Cina, può essere considerata il processo diplomatico più audace Xi Jinping sul suolo europeo.

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Da questo punto di vista, è abbondantemente chiaro che la mossa parlamentare che ha fatto cadere Conte lo scorso inverno e ha elevato Draghi alla presidenza del Consiglio è stata più di una battaglia interna, da lui escogitata. Matteo Renzi Grande manovra. In Italia c’è stato un cambio di ago subito dopo le elezioni Joe Biden Come il nuovo presidente degli Stati Uniti. Da febbraio è diminuito il numero dei treni diretti a est a Roma.

Draghi guida un governo risoluto e concentrato, con un partito di opposizione: i Fratelli d’Italia, una classica estrema destra. Questa è un’esperienza unica in Europa. Il presidente e un gruppo di quattro o cinque ministri di sua massima fiducia, tutti tecnici, dirigono l’economia, i piani di ricostruzione e la riforma fondamentale del Dipartimento di Giustizia. I ministri del partito sono responsabili delle aree settoriali. Questa formula durerà fino al 2023, quando si terranno le elezioni legislative e le carte verranno nuovamente distribuite.

Draghi e i suoi ministri intransigenti Daniele Franco E il Roberto Cingolani E il Vittorio Colao E il Marta Catarbia …) parla un po’. Tengono poche conferenze stampa e difficilmente rilasciano interviste

Governo di salvezza per gli italiani, impossibile da riprodurre in Spagna.

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