Bruxelles, 25 luglio (EFE). – I ministri dell’economia e delle finanze dell’Unione europea prevedono di approvare lunedì piani di ripresa per Slovenia, Lituania, Cipro e Croazia, in una riunione che si terrà tramite collegamento video.
Il 13 luglio hanno già accettato la Spagna, insieme ad Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo e Slovacchia.
Così, un anno dopo che l’Unione Europea ha approvato un Recovery Fund di 800.000 milioni di euro per far fronte alla crisi economica causata dall’epidemia di coronavirus, saranno già sedici gli Stati membri che potranno ricevere il primo pagamento, che nel caso della Spagna è di 9000 milioni di euro.
La prima consegna avverrà automaticamente, dopo l’approvazione dei piani di risanamento, mentre il resto dei pagamenti fino al 2026 sarà semestrale e sarà subordinato ai paesi che dimostreranno di aver raggiunto gli obiettivi del piano nel calendario stabilito con la Commissione . ..
La Commissione Europea, intanto, continua ad analizzare il piano dell’Ungheria, sul quale nutre ancora dei dubbi, e sta negoziando con Budapest una proroga per approfondire l’approfondimento del documento, visto che il termine regolamentare per il quale Bruxelles deve pronunciarsi è scaduto il 12 luglio.
Il ramo esecutivo della comunità ha nuovamente accusato l’Ungheria questa settimana di aver violato il Bill of Rights.
Inoltre, la recente legge approvata dal Parlamento ungherese che vieta di parlare di omosessualità nelle scuole e in televisione, durante l’orario del lavoro minorile, ha contribuito anche a Bruxelles a ritardare l’approvazione del piano di risanamento inviato da Budapest.
“La commissione non era in grado di emettere una valutazione positiva del piano”, ha detto venerdì scorso la portavoce dell’Esecutivo della comunità Dana Spinant.
Bruxelles non ha ancora dato il via libera al piano di risanamento della Polonia e, secondo Spinant, non ha intenzione di farlo la prossima settimana, nonostante il 31 luglio scada il periodo di proroga che Varsavia ha già concordato con Bruxelles.
L’approvazione da parte della Commissione dei piani di rilancio è un requisito fondamentale, prima che i ministri dell’economia e delle finanze dell’UE diano il via libera definitivo.
Olanda e Bulgaria sono finora gli unici Paesi dell’Unione Europea che non hanno presentato le loro proposte al Comitato Esecutivo della Comunità, che ha già approvato diciotto dei venticinque piani ricevuti. EFE
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