Dalla vittoria della squadra azzurra in Coppa dei Campioni, 53 anni dopo l'ultima volta, allo storico oro nei 100 metri per Marcel Jacobs alle Olimpiadi di Tokyo, alle vittorie di Gianmarco Tamperi in altezza e vittorie testimoniate dallo sport italiano, questo giovedì, da Massimo Stano, nella corsa 20km, uno dei suoi momenti migliori.
Il calcio ha aperto la festa con la vittoria dell'Italia nella finale contro l'Inghilterra, padrona di casa, l'11 luglio, e i Giochi di Tokyo hanno riscritto la storia sportiva del Paese, che non aveva mai vinto i 100 metri in nessuna edizione dei Giochi.
Nel giro di cinque anni l’Italia, Paese di sessanta milioni di abitanti e tradizionalmente faticoso nelle gare di atletica, soprattutto di velocità, è passata dal non avere medaglie nell’atletica di Rio ai tre ori di Tokio, con Marcel Jacobs, Gianmarco Tamperi e Massimo Stano. Come eroi.
Il record nazionale di 36 medaglie è a portata di mano
Se sport come la scherma, il tiro a segno o il nuoto sono alla base delle medaglie conquistate dall'Italia ai Giochi, quest'anno l'Italia ha brillato nella sua specialità “proibita”.
La delegazione italiana ha aggiunto 28 medaglie sia ai Giochi di Londra 2012 che a Rio 2016, mentre quest'anno, proseguendo l'evento, ha già vinto 34 medaglie, sette d'oro, dieci d'argento e 17 di bronzo. Il record nazionale di 36 è alla portata degli Azzurri.
L'apice è stato raggiunto domenica scorsa, quando Tampere, nel giro di un quarto d'ora, tra le 14:45 e le 15:00 ora locale, ha messo a lieto fine la sua storia personale, dopo aver saltato i Giochi di Rio per infortunio . Ha vinto l'oro in altezza, condiviso con il qatariota Moataz Issa Barshim (entrambi 2,37 metri). Poco dopo, Marcel Jacobs ha distrutto tutti nei 100 metri vincendo nel tempo record di 9,80 secondi.
L'italiano, nato in Texas da padre americano e madre italiana, e cresciuto a Desenzano del Garda (nord Italia), ha già fatto la storia qualificandosi per la finale dei 100 metri, qualcosa che l'Italia non era mai riuscita, ed è diventato una leggenda con il suo oro .
La sua crescita è stata sorprendente. Lontano dalle luci della ribalta fino allo scorso settembre, a maggio ha infranto il muro dei 10 secondi e in tre mesi ha stabilito il record italiano ed europeo (9,80). Ha poi incoronato la leggenda giamaicana Usain Bolt a Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 2016.
In Italia, non c'è dubbio che quel quarto d'ora abbia segnato il momento più alto nella storia sportiva del Paese, poiché è riuscita a vincere per la prima volta l'evento Regina dei Giochi.
Ciclismo e atletica arricchiscono il medagliere
Se fino a quel momento la delegazione italiana aveva vinto tante medaglie, ma solo due ori, in pochi minuti l'Italia ne ha ottenute quattro, e negli ultimi giorni il numero è salito a sette.
Il massiccio Filippo Ganna ha guidato il quartetto italiano mercoledì nel ciclismo maschile e ha regalato all'Italia una medaglia d'oro con un record mondiale, e Massimo Stano venerdì ha acceso il fuoco con la sua vittoria venerdì nella 20 km.
Inoltre, nell'omnium, giovedì Elia Viviani ha preso il bronzo lasciando l'Italia a due passi dal suo record di medaglie.
Nonostante non siano state assegnate medaglie alla delegazione, spicca anche il lavoro della Nazionale italiana di basket, che è riuscita a tornare ai Giochi dopo 17 anni dopo aver battuto la Serbia, a Belgrado, nella fase preolimpica.
Dalla crisi all'Olimpo
Sono tanti i motivi per cui è stato possibile rilanciare lo sport italiano in modo così meraviglioso. Nel calcio, l’“anno zero” vissuto nel 2017, dopo la pesante sconfitta subita dalla Nazionale ai Mondiali, ha danneggiato l’orgoglio di un Paese che nella sua storia ha vinto quattro Mondiali. Roberto Mancini ha aperto un nuovo ciclo, con rinnovate motivazioni, raggiungendo la vetta d'Europa lo scorso 11 luglio allo stadio di Wembley.
Da segnalare anche il lavoro di Valentina Vezzali, leggenda della scherma italiana, vincitrice di sei medaglie d'oro olimpiche, diventata quest'anno la nuova Segretaria di Stato allo Sport.
Schermidore d'élite e profondamente consapevole delle esigenze del movimento sportivo nazionale, Vezzali svolge un eccellente lavoro di mediazione tra il governo e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), i cui risultati sono evidenti nelle impressionanti performance dello sport mondiale.
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