Da Roma
Il Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cultura ha lanciato un progetto finanziato dall’Unione Europea per incoraggiare gli italiani e i discendenti di italiani che vivono all’estero a scoprire e apprezzare le proprie radici, spiega una nota dell’organizzazione.
Intitolato “Italea” (“talea” in italiano è una pratica che consente a una pianta di riprodursi facendo crescere nuove radici), si dice sia “un invito a riscoprire la pianta madre”.
Nel comunicato, il Ministero degli Affari Esteri, guidato da Antonio Tajani, rappresentante del partito Forza Italia di Berlusconi, e il Ministero della Cultura, guidato dal giornalista Gennaro Sangiuliano del Mini Indipendente di Destra, non erano tra i due ministeri che hanno sviluppato il piano. Non specifica se catturare i nuovi immigrati di origine italiana affinché decidano di vivere in Italia. Tuttavia, l’Italia segue vari programmi avviati dal governo israeliano per incoraggiare gli ebrei di tutto il mondo a trasferirsi in Israele.
L’Italia non parla di nuovi immigrati, di trasferimenti gratuiti, di turismo, ma è interessante che un programma del genere sia stato lanciato in un momento storico in cui sono necessari giovani lavoratori per far avanzare l’economia del Paese. L’Italia è uno dei paesi più antichi d’Europa. Secondo i dati dell’Ufficio nazionale di statistica, dei quasi 59 milioni di persone, la metà ha più di 46 anni e 4,5 milioni hanno più di 80 anni.
ritorno
Poiché l’attuale governo italiano guidato da Giorgia Meloni è anti-immigrazione, il piano incoraggerebbe il ritorno degli italiani o dei loro discendenti, non richiederebbe lavoratori provenienti da altre parti del mondo, e quindi impedirebbe l’ingresso di migranti dall’Africa. e Asia. La maggior parte dei giovani lascia questi due continenti, in fuga da carestie, siccità, guerre e conflitti, alla ricerca di una vita migliore in Europa. L’Italia è uno dei paesi di sbarco della maggior parte dei migranti che attraversano il Mediterraneo dall’Africa.
A tutto ciò bisogna aggiungere il crescente razzismo in Europa e, soprattutto, il sentimento anti-immigrazione e anti-musulmano, come testimoniano le violente manifestazioni in molte città dell’Inghilterra. Eventi simili, anche se meno violenti, si sono verificati in altri paesi europei come Germania o Portogallo. In alcuni casi, ciò ha incluso un estremo antisemitismo alimentato dalla guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza.
Cosa offre il programma
Il 2024 è stato dichiarato dall’Italia “Anno delle radici italiane nel mondo”, per questo in circa 800 comuni del Paese sono stati organizzati i cosiddetti “Root Labs”, che consentono alle persone di apprendere attraverso una serie di attività. L’origine riguarda la cultura, la cucina tradizionale, l’artigianato, la musica, la danza. Per accedere a tutto questo, agli italiani residenti all’estero e ai loro discendenti vengono offerte una serie di agevolazioni su alloggio, trasporti, noleggio auto ecc.
Il programma si rivolge ai paesi con una vasta popolazione di origine italiana: Brasile (27 milioni), Argentina (20 milioni), Stati Uniti (20 milioni), Canada (2 milioni) e Australia (1,5 milioni), secondo i dati italiani.
Il progetto mira a sostenere la popolazione italiana che già vive nel Paese, rafforzare i rapporti con le comunità italiane all’estero, promuovere lo sviluppo economico dei piccoli centri, promuovere il turismo sostenibile ripristinando case ed edifici abbandonati nei piccoli centri e stimolare l’occupazione giovanile.
Oltre agli obiettivi turistici dell’Italia, i giovani discendenti italiani avranno una varietà di esperienze educative e l’opportunità di studiare per una carriera in Italia.
Per scoprire tutti i dettagli e le possibilità che offre il programma entrate nel suo sito Italea.com, che si presenta in quattro lingue (italiano, inglese, spagnolo e portoghese).
Pochi passi
Per chi è interessato a ricercare i propri antenati, documenti, parenti o a visitare la città dove sono nati o vissuti i propri antenati, consultare il portale Italea.com aiuta molto, ad esempio, un piccolo centro decenni dopo. Potrebbe essere scomparso, abbandonato o cambiato nome.
Il programma indica anche quali documenti sono necessari per la ricerca degli antenati, dove trovarli, come trovare il luogo di nascita se si conosce solo il cognome, quando e con quale nave sono partiti dall’Italia.
Il programma chiariva espressamente che attraverso di esso non sarebbe stato possibile ottenere o negoziare il passaporto italiano.
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