Roma, 17 novembre (EFECOM).- L’Italia dovrà affrontare giovedì uno sciopero di otto ore nei settori della sanità e dell’istruzione e uno di quattro ore nei trasporti, con i due sindacati di maggioranza CGIL e UIL che si sono espressi contro la finanziaria. Georgia Meloni è stata riconosciuta dal governo e ha anche organizzato manifestazioni in diverse città del Paese.
In un primo momento lo sciopero di otto ore dei trasporti è stato indetto solo in alcune città del Centro Italia, ad esempio non si fermerà a Milano o Napoli, dove lo sciopero è stato indetto per un altro giorno, ma il Ministro del Dipartimento e Vicepresidente del Governo, Matteo Salvini, l’ha limitata a quattro ore.
Per questo motivo, secondo il governo, finalmente lo sciopero dei trasporti dalle 9:00 alle 13:00 (8:00-12:00 GMT) garantirà i diritti dei cittadini, cosa che ha provocato la rabbia dei sindacati. , lo sciopero non avrà ripercussioni sul settore dell’aviazione.
Nel settore dell’istruzione è stato indetto uno sciopero di otto ore, quindi molte scuole e università restano chiuse, ma altri centri restano aperti agli studenti.
In sanità vengono garantiti i servizi ritenuti “essenziali”, ma molti specialisti o medici del lavoro non partecipano alle visite.
I vigili del fuoco scioperanno dalle 9 alle 13, mentre i lavoratori stradali e autostradali si fermeranno per le ultime quattro ore di ogni turno di lavoro.
A Roma sono in sciopero anche taxi, lavanderie industriali e servizi di raccolta rifiuti. L’AMA, che si occupa della gestione dei rifiuti nella capitale, ha annunciato che garantirà i servizi minimi essenziali.
“Quando è troppo è troppo!” Con lo slogan, Cgil e Uil hanno indetto uno sciopero per chiedere “aumento dei salari, ampliamento dei diritti e opposizione ad una legislazione di bilancio che non impedisca il drammatico impoverimento dei lavoratori, dei pensionati e dei pensionati”. Il futuro è per i giovani”.
I vertici delle due organizzazioni sindacali parteciperanno ad un comizio nella centrale piazza del Popolo a Roma, al quale non parteciperà l’altro principale sindacato italiano, la Cisl, che non sostiene lo sciopero perché lo considera “sproporzionato”. .”
Oggi in Sicilia è stato indetto uno sciopero che interesserà soprattutto le regioni centrali per il 20 novembre, il 27 toccherà alla Sardegna, mentre il 24 novembre uno sciopero di 8 ore o un turno intero interesserà tutti i lavoratori. Regioni settentrionali. EFECOM
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