Roma, 4 novembre (EFE). – Il Consiglio dei ministri italiano ha approvato oggi un decreto che trasmette la Direttiva europea sul diritto d’autore e rafforza la tutela di autori e artisti, con meccanismi trasparenti adatti all’era digitale.
Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha accolto con favore il via libera del Consiglio dei Ministri a questo punto, che è stato finalmente approvato dopo alcune osservazioni espresse nei mesi scorsi nelle commissioni parlamentari.
Il ministro ha affermato che l’obiettivo è adattare la legge sul diritto d’autore all’ambiente digitale contemporaneo per garantire una maggiore protezione ai titolari dei diritti e, allo stesso tempo, nuove opportunità per l’industria creativa.
La norma italiana difende il valore degli autori delle opere, nonché il valore degli interpreti, attraverso una maggiore trasparenza nell’uso di queste piattaforme digitali.
Sono stabiliti i premi per i titolari dei diritti per lo sfruttamento digitale del loro lavoro da parte delle piattaforme e questo insieme di remunerazioni include anche gli editori e i responsabili delle pubblicazioni periodiche pubblicate dai fornitori di servizi online.
Ci saranno eccezioni per quanto riguarda l’uso di testi e dati per scopi di ricerca scientifica, a condizione che le organizzazioni divulghino liberamente solo i risultati della ricerca.
Agli artisti del settore musicale è garantito anche un adeguato compenso, assicurando che il reddito generato dallo sfruttamento della loro opera musicale per la “diffusione” non sia distribuito in modo sproporzionato.
L’Autorità garante per le telecomunicazioni (AGCOM) dovrà presentare al Parlamento una relazione sull’attuazione e sull’efficacia di tale provvedimento, a due anni dalla sua entrata in vigore.
Lo scorso luglio, la Commissione Europea (CE) ha intentato una causa contro 22 stati membri, tra cui Italia e Spagna, per ritardi nell’inclusione della direttiva sul copyright.
Ad agosto, i ministri della Cultura e dell’Economia, rispettivamente Dario Franceschini e Daniele Franco, hanno firmato un decreto da 13 milioni di euro che stabilisce la procedura per la distribuzione delle risorse di copia privata tra autori, artisti e agenti: il 45% del denaro sarebbe andato agli autori ; Il restante 45% è per i traduttori e il restante 10% è per gli agenti.
Quindi l’iniziativa è passata in Parlamento, dove è stata discussa finora. EFE
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