L’Italia stanzia altri 1.600 milioni di euro per aumentare i costi dell’attività del PNRR da parte di EFE

L’Italia stanzia altri 1.600 milioni di euro per aumentare i costi dell’attività del PNRR da parte di EFE

Roma, 14 agosto (.). – Il governo italiano ha stanziato 1.600 milioni di euro per far fronte all’aumento dei prezzi dei materiali e all’aumento dei costi energetici per le imprese finanziati dall’Unione Europea attraverso il suo Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR), oltre ai 2.400 contributi di lunedì scorso.

“Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che dal Fondo Impresa Non Differita (FOI) sono stati stanziati ulteriori 1.600 milioni di euro per interventi sul PNRR (…) per far fronte all’aumento dei prezzi dei materiali e dell’energia”, ha detto in un comunicato.

Questi 1.600 milioni, che verranno erogati agli enti che hanno avviato le procedure di affidamento dei lavori pubblici tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2023, si aggiungono ai 2.400 stanziati per le opere programmate nel primo semestre dell’anno.

La conferma dell’investimento arriva dopo che l’Italia ha presentato un ridisegno del PNRR che annulla una serie di progetti del valore di circa 16.000 milioni di euro, dichiarando che non potranno essere completati prima del 2026, limite fissato dall’Unione Europea.

L’amministratore delegato di Giorgia Meloni insiste sul fatto che il ritiro di questi piani, compresi i progetti ferroviari e gli interventi urbani, non significa dimissioni in quanto saranno inclusi nella componente destinata al programma RepowerEU, che lascerebbe più spazio se Bruxelles cedesse. Luce verde.

Da parte sua Bruxelles ha dato il via libera a inizio agosto al terzo lotto di fondi, pari a 18.500 milioni di euro, dopo sette mesi di trattative che hanno spinto la Roma a modificare i propri piani per accedere ai fondi e rinunciare a 500 milioni in cambio . Mancato raggiungimento dell’obiettivo: creare 7.500 nuovi alloggi per studenti.

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Finora l’Italia ha raggiunto tutti gli obiettivi fissati per il 2021 e l’inizio del 2022, totalizzando 151 contro i 527 impegnati per il 2026 – anno fissato dall’Unione Europea – e ha ricevuto 66,9 miliardi di euro per finanziare un piano ideato dall’economista Mario Draghi, che ha sostituito la Meloni alla guida del governo. .

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