L’Italia sta conducendo test sugli anticorpi del coronavirus per riportare i residenti in strada senza il rischio di nuove infezioni

L’Italia sta conducendo test sugli anticorpi del coronavirus per riportare i residenti in strada senza il rischio di nuove infezioni

Ora che la curva epidemica è diventata chiara Corona virus In Italia Inizia a diminuire lentamente, ha senso fidarsi Test sierologici (Quelli che rilevano gli anticorpi generati da COVID-19 Nel sangue dei pazienti) per determinare chi è stato vaccinato e può quindi tornare alla vita normale senza il rischio di trasmettere l’infezione? L’idea cominciò a generare un certo consenso tra gli esperti (ad esempio i virologi Borione E Lopalco), ma anche tra i politici (soprattutto SalaSindaco Milano E ZaiaGovernatore veneto).

C’è però anche chi sostiene che le prove disponibili siano nuove Corona virus Essi non forniscono ancora una certezza diagnostica soddisfacente. Roberto Burroneprofessore di microbiologia e virologia presso Università Vita Salute di San Rafael A Milano“Test sierologici affidabili sono essenziali per sapere quante persone hanno avuto la malattia”, afferma. In secondo luogo, aggiunge l’esperto, bisogna verificare se coloro che sono guariti, anche senza mostrare determinati sintomi, sono immuni alla malattia. SARS-CoV-2“.

Salute: lo studio delle popolazioni

La posizione del Istituto Superiore di Sanità (ISS). “Per un’indagine completa sono necessari test più rapidi per rilevare gli anticorpi”, afferma il presidente “Stiamo sviluppando la tecnologia necessaria”. Silvio Brusaferro. “L’obiettivo è implementare Studio sulla sieroprevalenza Sulla popolazione. “Avere un campione ampio è molto importante per poter fare una stima reale dei casi”.

Test delle immunoglobuline

Cosa sono i test sierologici? Attraverso un prelievo di sangue del paziente si possono valutare due valori legati alla patologia Immunocolorazione: I primi anticorpi prodotti (Immunoglobulina) consentendo, nei cinque giorni successivi alla comparsa dei sintomi, di confermare la diagnosi di infezione con una precisione molto maggiore rispetto al test attualmente utilizzato; Tuttavia, per gli anticorpi ispettore È necessario attendere 14 giorni, secondo uno studio da me pubblicato Malattie infettive cliniche È stato condotto su 150 pazienti infetti COVID-19I livelli tendono a rimanere elevati nel tempo.

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Borione conferma che «gli ultimi studi dimostrano che il 99% dei pazienti analizzati presenta anticorpi anche settimane dopo l’infezione». «Il problema è che non sappiamo ancora con certezza che tipo di difesa questi anticorpi forniscano al soggetto, e nemmeno se garantiscano una protezione anche limitata. Esistono oggi test sierologici affidabili?» validità dei test anticorpali “Gli antibiotici migliorano di giorno in giorno.”

Un modo per “riavviare il Paese”

Lunedì, capo Consiglio Supremo della Sanità, Franco LocatelliSi è espresso a favore dell’ipotesi di utilizzare gli esami del sangue come base per la graduale ripresa delle normali attività, “per ottenere, nelle sue parole, informazioni molto importanti sull’immunità della popolazione e poter sviluppare strategie basate su dati solidi per favorire la ripartenza del Paese”. L’idea di un graduale ritorno in piazza per le persone “immunizzate” l’ha detta il sindaco Milano Giuseppe Sala«In teoria i più giovani dovrebbero tornare prima al lavoro. C’è chi dice: “Ma cosa succede se il più giovane vive con i più grandi?” “Ma è qui che dobbiamo iniziare a pensare ai test sugli anticorpi, che saranno ancora più importanti dei test perché ci permettono di sapere se una persona è immune o meno”.

Il Veneto come laboratorio

Molte regioni italiane si stanno già concentrando su questo tema. Lui veneto E’ uno dei primi. “Nostro Unità di crisi Il governatore ha annunciato che il governo ha già approvato un progetto scientifico per verificare se esistono effettivamente anticorpi e immunizzazioni contro il Coronavirus Luca Zaia“La fase sperimentale – aggiunge – inizierà con gli operatori sanitari e nelle case di cura, poi con il personale operante. Sono test che dovremo fare in maniera complessiva e stiamo preparando un piano che presenteremo nei prossimi giorni”. Zaya suggerisce addirittura di rilasciare un certificato a chi risulta non infettivo.

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Un percorso promettente

Richiede anche il test degli anticorpi Pierluigi LopalcoSig salute Nel Università di Pisa Responsabile del coordinamento delle emergenze epidemiche nel Paese Puglia: “I test sugli anticorpi non sono solo una strada promettente, è una strada che dobbiamo iniziare a seguire da subito. Se avrò gli anticorpi, molto probabilmente, almeno nei prossimi mesi, sarò immune all’infezione e quindi potrò ritornare”. Per lavorare senza rischi per me e per i miei colleghi, questo è un test abbastanza affidabile e dovrebbe essere diffuso su tutto il territorio nazionale. La strategia potrebbe quindi essere quella di trovare persone protette (anche se non presentano determinati sintomi), in modo graduale riattivare l’attività pubblica.

Non danno la certezza assoluta

Ma altri esperti non nascondono i loro dubbi sulla fondatezza della questione Test sierologici. fra loro, Fabrizio BrigliascoVirologo dentro Università degli Studi di Milano E il direttore medico L Istituto Ortopedico Galeazzi. Secondo lui “il problema è che i test servono a questo scopo Corona virus Non è ancora valido perché un valore positivo o negativo non fornisce la certezza assoluta riguardo la presenza o l’assenza della malattia. Sono molto utili per indagini epidemiologiche su gruppi di persone (ad esempio, personale ospedaliero), ma non per la diagnosi. I valori che si possono valutare con un esame del sangue sono di due tipi: Immunoglobulina IgM (inizia sei giorni dopo l’infezione) f Immunoglobulina IgG (Dopo 14 giorni, nella fase finale dopo aver verificato il costituirsi della “memoria” immunitaria).

Un paziente guarito può trasmettere il Coronavirus?

Consulente per il benessere Lombardia, Giulio GalleraInoltre ha avvertito: “Stiamo indagando da tempo su persone che hanno sviluppato anticorpi, ma a questo punto c’è il rischio che i risultati della ricerca siano incerti perché, anche dopo che i sintomi scompaiono e il paziente sviluppa anticorpi, la persona rimane infettata”. e possono quindi trasmettere l’infezione per un certo periodo. Naturalmente Gallera ha annunciato che “a giugno verrà effettuato un importante esame sierologico” in Lombardia.

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