L’Italia si aspetta un’indagine da Israele sugli attentati a Finul in Libano

L’Italia si aspetta un’indagine da Israele sugli attentati a Finul in Libano

Roma, 12 ott. (EFE).- Dopo gli ultimi attacchi alla Forza ad interim delle Nazioni Unite per il Libano (Finul), l’Italia attende un’inchiesta da parte di Israele per sapere “se c’è stata una decisione politica o militare sul terreno”, ha detto. Sabato il vicepremier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.

“Vogliamo che Israele ci dica cosa sarebbe successo se fosse stata presa una decisione politica o militare sul campo”, ha detto Tajani ai giornalisti. Una squadra Onu composta da circa 1.200 soldati italiani, dopo aver ricevuto assicurazioni israeliane che non sarebbe accaduto.

Secondo il capo della diplomazia italiana: “Quello che è successo è inaccettabile, i soldati italiani a Finul non sono terroristi di Hezbollah, sono lì per costruire la pace, vengono da un Paese amico di Israele… I soldati italiani non necessariamente lo sono. Commossi, “ha aggiunto.

“Stiamo aspettando i risultati delle indagini, continuiamo a parlare con il governo israeliano, e ho presentato una denuncia al presidente (israeliano Isaac) Herzog” perché “ci hanno assicurato che non saranno attaccati”.

Il governo di estrema destra di Giorgia Meloni ha protestato “formalmente” contro gli attacchi alle autorità israeliane, e il ministro della Difesa Guido Grosseto ha convocato giovedì l’ambasciatore israeliano a Roma, Jonathan Field.

Questo venerdì, la Meloni, il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez e il presidente francese Emmanuel Macron hanno espresso la loro indignazione per gli attacchi in una dichiarazione congiunta, che hanno descritto come “ingiustificabile” e una “grave violazione” del diritto internazionale.

I capi delle tre amministrazioni hanno sottolineato la loro posizione di “contribuenti a lungo termine dell’UNIFIL e dei suoi alleati in Libano e Israele” e hanno condannato il recente attacco contro le forze dell’ONU a Nakura, in cui sono rimasti feriti diversi loro soldati.

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“Questi attacchi costituiscono una grave violazione degli obblighi di Israele ai sensi della Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite e del diritto umanitario internazionale”, si legge nella dichiarazione, aggiungendo che gli attacchi “devono cessare immediatamente”.

Chiedono la piena attuazione della risoluzione, che prevede la cessazione completa delle ostilità tra Israele e il gruppo libanese Hezbollah, il ritiro delle forze israeliane dal Libano da parte delle forze libanesi e dell’UNIFIL e il disarmo dei gruppi armati. EFE

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