Roma, 22 ott. (.).- L’Italia ha rinviato al 2025 l’entrata in vigore di un “codice d’identità nazionale” per gli affitti brevi, che cercherà di garantire la disponibilità di alloggi per il turismo in tutto il Paese. Massa.
Il Ministero del Turismo ha annunciato martedì in un comunicato che, sebbene il lancio del sistema fosse stato previsto lo scorso settembre, è stato rinviato al 1° gennaio 2025.
In questo modo si punta a “garantire la stessa data” per tutte le aree e la “parità di trattamento” a tutti i proprietari.
Il “Codice Identificativo Nazionale” (CIN) è stato approvato con una legge del dicembre 2023, valida per un massimo di 30 giorni, per garantire trasparenza nel mercato degli affitti brevi, dopo esperienze sperimentali in alcune regioni.
I proprietari di questa tipologia di alloggi sono tenuti ad ottenere un codice nella Banca Dati Nazionale, che consentirà, in primo luogo, allo Stato di controllare l’estensione di questa tipologia di alloggi a livello nazionale.
I proprietari dovranno indicare il codice identificativo negli annunci pubblicitari e apporre un cartello all’esterno dell’edificio in cui si trova il loro immobile, “sempre nel rispetto di eventuali norme urbanistiche e paesaggistiche”.
Se non si rispetta questa norma, i proprietari o i gestori di affitti brevi possono essere multati fino a 10.000 euro.
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