ROMA (Reuters) – L’Italia prevede di raccogliere circa 4 miliardi di euro (4,4 miliardi di dollari) nel 2025 attraverso modifiche alle norme fiscali per banche, prodotti assicurativi e licenze per attività di gioco d’azzardo.
Il documento, inviato alla Commissione Europea per l’approvazione, stima un aumento delle entrate pari allo 0,168% del Pil come contributo al risanamento delle finanze pubbliche.
Il primo ministro Giorgia Meloni ha affermato che il nuovo piano di raccolta fondi è stato elaborato dopo un “dialogo molto costruttivo” con le parti interessate del settore finanziario.
“Non vogliamo assolutamente dare il segnale che le banche sono nemiche”, ha detto ai giornalisti a Bruxelles.
I prezzi delle azioni di Milano delle principali banche e assicurazioni italiane come Intesa Sanpaolo (OTC), UniCredit, Monte dei Paschi e Generali (BIT) sono rimasti poco modificati mercoledì, suggerendo che la mossa non avrà un impatto significativo.
Mercoledì scorso, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva detto ai giornalisti che le banche e le compagnie di assicurazione contribuiranno con “più di 3,5 miliardi di euro” alle finanze statali l’anno prossimo.
Penso che i mercati lo abbiano capito, quindi tutto sta andando come dovrebbe. “I pescatori e i lavoratori saranno contenti di questo bilancio, per non parlare delle banche”, ha detto Giorgetti.
Il suo vice Maurizio Liu ha detto che nei prossimi due anni il bilancio congelerà le detrazioni relative alle agevolazioni fiscali per le banche derivate da perdite passate, note come attività fiscali differite, in una mossa che aumenterebbe temporaneamente le imposte sul reddito.
Il Tesoro spera di raccogliere 1 miliardo di euro dalle compagnie assicurative modificando i termini di pagamento dell’imposta di bollo su alcune polizze assicurative.
Roma ha modificato anche la tassazione delle stock option per gli amministratori. “Stiamo rinviando lo sconto fino a quando non avrà luogo l’effettiva assegnazione delle azioni”, ha detto Liu.
I ricavi dei prodotti bancari, assicurativi e dei giochi diminuiranno dello 0,073% del Pil nel 2026 e dello 0,096% l’anno successivo, si legge nel documento DBP.
L’anno scorso, l’Italia ha scioccato i mercati imponendo una tassa del 40% sui profitti inaspettati delle banche, per poi invertire la tendenza limitando la portata della tassa e dando ai finanziatori una clausola di rinuncia che significava che non sarebbero stati in grado di riscuotere nulla per le casse statali.
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