L’Italia propone l’intelligenza artificiale con una “visione etica” – Scienza e Tecnologia

L’Italia propone l’intelligenza artificiale con una “visione etica” – Scienza e Tecnologia

Scienza “etica” “per il benessere di tutti” e uso attento dell’intelligenza artificiale, che deve “essere sempre al servizio dell’umanità e avere una visione etica e democratica”. È questo il messaggio lanciato con chiarezza dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, al termine del G7 su scienza e tecnologia, che si è concluso oggi a Bologna.

Tre giorni di confronti, in cui i Sette Grandi Signori della Terra stabiliscono linee guida comuni per il futuro. Un futuro che include inevitabilmente l’intelligenza artificiale, ma anche tecnologie come il nucleare, “l’unica possibilità per l’energia pulita”.

In apertura del documento finale è stata evidenziata la condanna dell’aggressione russa contro l’Ucraina, con l’annuncio di una conferenza per la ricostruzione da tenersi nel 2025 in Italia.

Riguardo allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, il ministro Bernini non nasconde che ci sono dei rischi, ma ritiene che possano essere ridotti grazie a “regole comuni”.

Nella conferenza stampa di chiusura del G7 ha sottolineato che l’intelligenza artificiale “deve sempre avere il controllo dell’intelligenza umana, sia dall’alto che dal basso”, spiegando che si tratta di uno “strumento” come gli altri strumenti, e che “ci deve essere qualcuno che decide come farlo”. Usalo e dove.

Con questa chiave, del Gruppo Scienza e Tecnologia del G7, Bernini ha voluto lanciare un messaggio che ha definito “decisivo”. “Nelle tecnologie emergenti – sottolinea – la cooperazione è più vantaggiosa della competizione Uno dei principali risultati di queste giornate di lavoro è la volontà comune di lavorare insieme nel campo della quantistica (informatica, NDR.) e dell’intelligenza artificiale, monitorando il progresso tecnologico, ma anche ai principi etici secondo cui, accompagnati dalla scienza e dalla coscienza, non abbiamo altra alternativa che seguire un percorso comune di sviluppo e di crescita comune.

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La tre giorni di lavoro si è svolta presso il Tecnopolo bolognese, il fiore all’occhiello del supercalcolo di cui Leonardo opera e che sarà presto aggiornato con l’aggiornamento “Lisa”.

I ministri della Scienza del G7 hanno affrontato diversi temi: sicurezza della ricerca, mobilità dei ricercatori, protezione dei mari e degli oceani ed energia. Bernini, a questo proposito, ha espresso parole chiare sull’energia nucleare: “Stiamo parlando di fusione nucleare, dal punto di vista della ricerca, come l’unica reale possibilità per l’energia pulita e la decarbonizzazione del pianeta”, spiega.

Le parole sono tratte anche dalla dichiarazione di chiusura del vertice, che parla di “fissione e fusione nucleare” come di “soluzioni emergenti per ridurre le emissioni e migliorare la sicurezza energetica e lo sviluppo economico dei nostri Paesi” e che “hanno bisogno di ricerca, innovazione e formazione avanzata dedicata massimizzare il loro potenziale e raggiungere una soluzione duratura alle sfide poste dal cambiamento climatico e dalla sicurezza”.

Nella stessa ottica, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Bechetto Frattin, è intervenuto al convegno su “Salute e resilienza delle coste nella regione mediterranea e atlantica”, organizzato a margine del G7. Bechetto ha spiegato che anche nel 2024 l’Italia dovrà probabilmente acquistare l’energia nucleare dalla Francia, come ha fatto nel 2023, per coprire i consumi. “Nel futuro dell’Italia ci deve essere una combinazione di energia nucleare”, conclude.

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