MILANO, 5 giugno (Reuters) – Se i prezzi del gas si manterranno ai bassi livelli attuali, potrebbe chiudere le sue centrali elettriche un anno prima entro il 2024, ha detto lunedì il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fradin.
L’Italia, che ha dovuto trovare un’alternativa al gas che importava dalla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, ha visto il 7,5% della produzione totale di carbone lo scorso anno e il 4,6% nel 2021.
“L’idea è di abbandonare il carbone entro il 2025 o prima (…). Se i prezzi del gas rimangono all’attuale (basso), spero di raggiungerlo nel 2024”, ha annunciato Pichetto Fratin in un evento organizzato dal quotidiano La. Repubblica.
Nell’attuale piano per l’energia e il clima, che è in fase di revisione, il governo mira a eliminare gradualmente il carbone entro il 2025.
Il gas naturale, considerato il combustibile fossile meno inquinante, dovrebbe accompagnare la transizione energetica dell’Italia fino al 2050, mentre il Paese aumenta gradualmente la sua capacità di energia rinnovabile.
La Strategia aggiornata per l’energia e il clima del Ministero dell’Ambiente, che sarà pubblicata a fine giugno, punta a portare la produzione di energia elettrica a due terzi da fonti rinnovabili entro il 2030, dall’attuale terzo.
Il ministro ha detto che i futuri governi dovranno decidere se reintrodurre il nucleare, che l’Italia ha abbandonato in un referendum alla fine degli anni ’80 dopo il disastro di Chernobyl nell’ex Unione Sovietica.
“Le fonti rinnovabili non saranno sufficienti senza il nucleare”, ha detto Pichetto Frattin, aggiungendo che l’attuale amministrazione ha consentito solo la ricerca e la sperimentazione di questa fonte energetica.
(Segnalazione di Francesca Landini, Montaggio di Alvis Armellini e Bernadette Baum)
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