L’Italia non si muove e ritira gli aiuti per la costruzione della fabbrica di batterie Stellandis

L’Italia non si muove e ritira gli aiuti per la costruzione della fabbrica di batterie Stellandis

L’Italia tiene fede alla sua minaccia e Stellandis è senza fondi stanziati per la sua nuova fabbrica di batterie sul territorio italiano. La Spagna ha una possibilità?

Il contenzioso tra il governo italiano e Stellandis è arrivato a un nuovo capitolo (ce ne sono già stati alcuni), questa volta riguardante un’auto elettrica. L’ultima mossa adottata dalle autorità italiane è comprensibile nel contesto attuale. Automotive Sales Company (ACC), una joint venture formata da Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, aveva piani ambiziosi per costruire tre gigafabbriche di batterie in Europa. Tuttavia, il calo della domanda ha costretto l’azienda a riconsiderare i propri piani.

Nel mese di giugno, ACC ha inoltre annunciato licenziamenti negli stabilimenti di Termoli in Italia e di Kaiserslautern in Germania.. Poi, in agosto, il governo italiano, guidato dal ministro dell’Industria Adolfo Urso, ha iniziato a fare pressioni su Stellandis affinché definisse un calendario chiaro per lo stabilimento in Italia, in caso contrario i sussidi per l’impianto sarebbero stati riallocati.

Il governo italiano ha rispettato il suo avvertimento e Stellantis ha deciso di tagliare i finanziamenti per la Battery Gigafactory. IL Erano previsti 200 milioni di euroDal fondo UE per la ripresa post-Covid-19, saranno dirottati verso altre iniziative di energia verde. A questo fondo si sono aggiunti altri 200 milioni provenienti da fonti nazionali e regionali.

Nonostante questa battuta d’arresto, Yan Vincent, amministratore delegato dell’ACCHa mostrato comprensione e fiducia, dicendo che cercherà di riprendere i colloqui con il governo italiano l’anno prossimo. Vincent ha insistito sul fatto che l’Italia riconsidererebbe il suo sostegno finanziario se potesse sviluppare batterie economiche con la domanda del mercato.

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L’ACC aveva previsto di investire 7 miliardi di euro nelle sue tre gigafactory. La sospensione in Italia e Germania è dovuta alla ricerca di batterie a basso costo. Nel frattempo, un terzo stabilimento situato nel nord della Francia ha già avviato la produzione di batterie. Carlos Tavares, amministratore delegato di StellantisRecentemente ha commentato che l’espansione della capacità dipenderà dalla crescita della domanda di veicoli elettrici in Europa.

Fino ad allora, Stellandis continuerà a produrre motori a combustione nello stabilimento di Termoli mentre i tempi per la gigafactory delle batterie verranno modificati. A questa situazione si è aggiunta la recente interruzione della produzione della Fiat 500 elettrica a Torino a causa della diminuzione degli ordini in Europa. Stellandis sta lavorando a una versione ibrida del modello, sperando di invertire la tendenza negativa del mercato.

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