Il governo italiano ha confermato venerdì che interverrà nel colosso automobilistico Pirelli Controllare l’accesso al gruppo di parti interessate cinese CNRC (China National Tire and Rubber Corporation) per la sua tecnologia che alimenta i sensori dei pneumatici in grado di raccogliere Informazioni importanti.
L’esecutivo ha rinviato dal 19 maggio il rinnovo del consiglio di amministrazione di Pirelli per valutare se utilizzare il “golden power”, misura eccezionale prevista dallo Stato a tutela delle aziende strategiche. Intervento straniero.
Grazie a questo meccanismo, il governo italiano può porre il veto a qualsiasi influenza di terzi nei settori critici, indipendentemente da chi ha aggiudicato la gara, un potere speciale già esercitato sull’operatore di telecomunicazioni nel 2016 per frenare la crescente influenza del gruppo francese. Tra i suoi azionisti c’è Vivendi.
Nel caso di Pirelli, un gabinetto guidato dai conservatori Georgia Meloney, Ha imposto “l’Autorizzazione Strategica di Sicurezza Industriale”. LIMITAZIONI ALL’ACCESSO ALLE INFORMAZIONI SUI CYBER SENSORI CHE POSSONO ESSERE UTILIZZATI SUGLI PNEUMATICI.
“Questi sensori sono in grado di raccogliere dati sui veicoli relativi alle condizioni delle strade, alla geolocalizzazione e alle condizioni delle infrastrutture”, ha affermato il dirigente in una nota.
Secondo la nota, i dati raccolti da questi pneumatici possono essere inviati a sistemi di elaborazione cloud e supercomputer per creare “modelli digitali complessi che possono essere utilizzati in sistemi sofisticati come le città intelligenti” attraverso l’intelligenza artificiale.
“L’uso improprio di questa tecnologia può comportare rischi significativi Non solo per la riservatezza dei dati degli utenti, ma anche per il possibile scambio di informazioni relative alla sicurezza”, ha ragionato.
Il governo italiano reagisce in questo modo L’ultimo aggiornamento del consiglio di amministrazione di Pirelli è attraverso il quale gli azionisti cinesi possono ottenere un seggio ed eleggere il loro futuro amministratore delegato.
I soci italiani Mtp e Camfin detengono il 14% della società L’azionista cinese CNRC detiene una partecipazione del 37% nella società.
Per questo motivo, il regolamento approvato prevede anche che “alcune decisioni strategiche richiedano almeno 4/5 voti del consiglio di amministrazione”.
(con informazioni da EFE)
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