L’Italia ha ridotto le sue scorte dell’11,7% a giugno

L’Italia ha ridotto le sue scorte dell’11,7% a giugno

Secondo il rapporto predisposto dall’ICQRF (Ispettoroto centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari) Ministro dell’agricoltura, della sovranità Alimentare e delle Forte, registri dell’olio di oliva (RTO) al 30 giugno 2024 sulla base di i dati computerizzati hanno una visione approfondita espressa Le scorte di olio d’oliva in Italia, ammontano a 21.397 record.

Le scorte di olio d’oliva in Italia si attestano a circa 179.416 tonnellate, in calo dell’11,7% rispetto alle 203.186 tonnellate del 31 maggio.. Le scorte petrolifere sono in calo (-23,0%) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Di questo stock, il 72,7% rappresenta olio extra vergine di oliva (EVOO). All’interno dell’olio EVO, il 63,4% è di origine italiana (82.674 tonnellate), con un prodotto di origine comunitaria che rappresenta il 27,1%.

Aree produttive

Lui Il 53,2% delle scorte nazionali di olio d’oliva È presente nelle regioni meridionali d’Italia, con un contributo significativo da parte delle regioni Puglia e Calabria (rispettivamente 36,2% e 10,2%). A livello provinciale la provincia di Bari ha una quota del 20,6% e la provincia di Perugia il 10,2%. A livello regionale, le prime 4 regioni (Puglia, Toscana, Umbria e Calabria) concentrano il 75,0% del totale delle quote nazionali.

Olio biologico

Stock totali di “olio extra vergine di oliva” e “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica 25.765 tonnellate (-16,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui il 99,7% aggiuntivo, pari al 19,7% del totale di EVOO detenuto in Italia. L’olio BIO si trova principalmente in Puglia, Toscana, Calabria e Sicilia.

Evoluzione delle azioni

Titoli petroliferi Il 30 giugno 2024 è inferiore del 23,0% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Ciò è dovuto al calo delle quote di tutte le tipologie di olio e, in particolare, dell’olio EVO (-21,5%), dell’olio di oliva e raffinato (-35,60%), dell’olio di sansa di oliva (-28,2%) e dell’olio di oliva lampante . (-22,5%).

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Nel campo dell’EVOO, si distingue Il volume della produzione italiana, pari a 82.674 tonnellate, è stato superiore dell’8,2% rispetto al 30 giugno 2023.Ma l’aspetto social (-50,1%) non è bastato a compensare la forte riduzione delle quote degli oli EVOO.

Rispetto al 31 maggio 2024 le scorte di olio d’oliva sono in calo dell’11,7%. Questo numero è determinato Diminuzioni delle quote di olio EVO (-11,8%), olio di sansa di oliva (-21,1%) e olio di oliva e olio raffinato (-12,3%). In leggero rialzo (+2,0%) le azioni di olio d’oliva Lampante.

La diminuzione della quota degli oli EVOO è dovuta principalmente all’olio di origine italiana.

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