ROMA, 19 apr. (EFE) .- L’Italia studia regolamentazione del traffico e amministrazione per garantire l’incolumità degli studenti, e da lunedì prossimo torneranno tutti all’educazione faccia a faccia, studenti universitari compresi, che ha destato sospetti tra i responsabili dell’educazione istituzioni e leader regionali.
Fino al 26 aprile, tutte le scuole e i centri educativi riapriranno nelle aree “arancione” e “gialla”, il limite medio e inferiore, e ora la presenza faccia a faccia presso istituzioni e università è solo del 50 per cento. Cento.
In preparazione al rientro in aula è in programma oggi un incontro tra il ministro dell’Istruzione, Patrigio Pianci, e le organizzazioni sindacali, che attendono i passaggi per regolamentare il rientro degli studenti. O l’uso obbligatorio delle maschere FFP2.
Un altro problema da notare durante l’incontro è stata la possibilità di condurre test del virus corona tra gli studenti per rilevare il virus e prevenire un’epidemia, secondo i resoconti dei media locali.
Inoltre, la Ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini ha annunciato che verrà aperto un tavolo di dialogo con i vertici delle regioni e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Istruzione per risolvere la questione dei trasporti pubblici, fino a quel momento la questione principale è la riapertura dei collegi. e università.
“C’è un limite fisiologico rappresentato da un numero adeguato di autobus. Come conferenza regionale, chiediamo al governo di tenere una riunione con note sugli orari di entrata e uscita dalle scuole”, ha detto Friuli Venezia, presidente dell’organizzazione. Julia, Massimiliano Petrica.
Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Leaders of National Institutes of Education, ha affermato che il rientro in aula è stato un segnale molto positivo e che i tre quarti degli insegnanti sono ormai vaccinati, ma che “tornare a uno” renderebbe difficile il rispetto 100 per cento di distanza per ogni 100 studenti in più classi. “
Il governo e il premier Mario Draghi hanno in molti casi affermato che l’istruzione è la loro massima priorità e che sarà faccia a faccia, almeno nell’ultimo mese del calendario scolastico, che di solito termina l’8 giugno, per gli studenti. 8,5 milioni di studenti nel paese.
Ad oggi, dopo che alcune regioni come la Campania hanno lasciato la zona rossa, 6,85 milioni di studenti sono già fisicamente in grado di andare a scuola.
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