L’Italia è presente alla Moon Night organizzata dalla NASA – Scienza e Tecnologia

L’Italia è presente alla Moon Night organizzata dalla NASA – Scienza e Tecnologia

ANSA – I telescopi sono pronti per la Notte Internazionale della Luna: l’atteso evento globale, giunto alla tredicesima edizione, dedicato all’osservazione e all’esplorazione del nostro satellite naturale, in programma quest’anno il 21 ottobre 2023.

Moon Night è organizzata dalla NASA, mentre i partner ufficiali in Italia sono la Federazione Italiana Astrofili e il Virtual Telescope.

Anche quest’anno il numero dei partecipanti è stato elevato: sono stati organizzati più di 2.600 eventi nel mondo e circa 140 in Italia, Paese che si conferma tra i più attivi nel promuovere la diffusione dell’astronomia.

Nella notte tra il 21 e il 22 ottobre la fase lunare sarà al primo quarto: condizione ideale per godere delle formazioni geologiche lunari, soprattutto lungo la linea che separa la parte luminosa da quella oscura, dove le ombre metteranno in risalto le montagne , rilievi, valli e soprattutto i crateri archeologici intatti.

Come di consueto, l’evento sarà anche l’occasione per approfondire argomenti come la storia delle missioni spaziali e le future esplorazioni lunari, ma anche miti, musiche e poesie ispirate alla Luna.

Inoltre, quest’anno la NASA organizzerà anche trasmissioni in diretta da tutto il mondo in diversi periodi di tempo, tenendo conto dei fusi orari dei diversi continenti.

Diversi telescopi in Italia punteranno verso il nostro satellite e sono previste iniziative più specifiche, come le passeggiate notturne sull’altopiano del Sella e le osservazioni dai bastioni delle mura medievali di Città Alta di Bergamo.

Il telescopio virtuale sarà trasmesso in diretta web a partire dalle 20 del 21 ottobre, con il commento dell’astrofisico e fondatore Gianluca Masi, che mostrerà anche alcune delle immagini più belle della Luna sui monumenti di Roma.

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Infine, anche quest’anno partecipa anche l’Istituto Nazionale di Astrofisica con diversi eventi, da Teramo al Planetario di Torino, da Caltagirone (Catania) all’Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli.

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