Roma, 26 luglio (EFE).- L’Italia ha nominato un nuovo ambasciatore in Siria per “prestare attenzione” e “non monopolizzare” la situazione nel Paese arabo nei confronti della Russia, ha detto il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani. Venerdì. .
“Nell’ultimo governo abbiamo nominato un ambasciatore in Siria”, ha detto Tajani in un’udienza al parlamento italiano, secondo i media locali.
Con questa mossa, l’Italia è diventata il primo Paese del G7 a ripristinare il proprio ambasciatore a Damasco, città governata dal presidente Bashar al-Assad, che ha ripreso il controllo della Siria con il sostegno di Paesi come Russia e Iran, dopo una lunga guerra scoppiata nel 2011.
Secondo lui, l’ambasciata italiana nella capitale siriana “non è mai stata chiusa”, ma solo i responsabili in Libano “si recavano di tanto in tanto”.
Con questo in mente, “con la nomina (dell’ambasciatore), vogliamo dare un segnale ai nostri amici europei affinché prestino maggiore attenzione alla Siria”, ha osservato Tajani.
A suo avviso “bisogna capire cosa bisogna fare per non lasciare il monopolio dell’ambiente ai russi e ad altri”.
“Abbiamo messo sul tavolo un tema che non può essere sottovalutato”, ha detto il ministro degli Esteri italiano, che detiene anche la presidenza di turno del G7 nel 2024.
Nel 2012, l’Italia ha ritirato il suo massimo rappresentante diplomatico dalla capitale siriana e ha sospeso le sue operazioni diplomatiche nel paese a causa di quella che il governo di Bashar al-Assad ha descritto come “violenza inaccettabile” contro i civili siriani durante le proteste anti-regime. EFE
jma/marmellata
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