(ANSA) – Roma 9 – Con un evento speciale promosso dal Ministero degli Affari Esteri, si è celebrata questo martedì a Roma la Giornata delle Antichità Italiane all’Estero, che ha messo in risalto le missioni del Paese nel settore nel mondo.
Secondo i dati del governo, nel 2022 si sono svolte 246 attività in 37 siti riconosciuti patrimonio dell’UNESCO – e quest’anno sono in corso di autorizzazione altre 280 missioni.
“Il patrimonio archeologico, storico e artistico rappresenta l’espressione più autentica di un popolo capace di assimilare culture diverse. È un tesoro di incommensurabile ricchezza”. [que deben] “Sarà preservato e trasmesso alle generazioni future”, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’inizio dell’evento.
Secondo Mattarella, l’incontro di oggi a Roma “è un vero riconoscimento di tutti coloro che, con dedizione, portano ogni giorno nel mondo le eccellenze italiane” e ha considerato le missioni archeologiche “preziose” per il Paese.
Da parte sua, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto che gli archeologi sono “onesti diplomatici” che riescono, anche con le “scarpe del deserto”, ad “aprire le porte del dialogo in Paesi per noi importanti per la stabilità e per la pace e in Paesi che non possono la diplomazia formale vi accede più spesso”.
“Hanno un ruolo fondamentale. Rappresentano tutta l’Italia che lavora e dà peso al nostro Paese. La nostra politica estera è come un meraviglioso mosaico. C’è una prospettiva meravigliosa sulla nostra archeologia e possiamo offrire la nostra ‘competenza’, la nostra esperienza, “, ha osservato il cancelliere.
E Tajani ha sottolineato che, forse a giugno, ci sarà un incontro sui beni archeologici tra l’Italia e diversi Paesi africani.
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangioliano, presente anche lui all’evento, ha sottolineato che gli italiani “trovano le nostre radici e la nostra identità” nell’archeologia.
“Stiamo vivendo un grande momento sul fronte dell’archeologia.
Voglio ricordare il recente ritrovamento dei bronzi a San Casciano dei Bagni, che presto saranno esposti qui al Quirinale, e la carrozza nuziale ritrovata a Civita Giuliana [Pompeya]. Dal 1909, anno di fondazione della Scuola Archeologica, sono numerosi i contributi dati dalle nostre missioni archeologiche alla ricerca storica in questo campo.
Oltre agli italiani, hanno partecipato alcuni rappresentanti internazionali, come il ministro degli Esteri libico, Naglaa Muhammad al-Mangoush, che ha espresso la sua “gratitudine al governo italiano per l’impegno profuso in difesa della nostra cultura”.
“Siamo davvero grati per gli sforzi compiuti dal governo italiano per aiutarci a preservare il nostro patrimonio storico, formare i nostri archeologi e fornire supporto tecnologico per il restauro di manufatti danneggiati”, ha affermato Mangoush. (dimenticare).
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