Roma, 28 luglio (.).- Il governo italiano ha vietato questo giovedì la costruzione di undici nuovi impianti eolici, nell’ambito della strategia di diversificazione del Paese, grazie a un processo che accelera l’approvazione di questo tipo di fonti rinnovabili.
Otto impianti eolici saranno in Puglia (sud), il “tacco dello stivale” italiano; Tre saranno nella vicina Basilicata. Tutti questi insieme produrranno 452 MW di elettricità, ha spiegato il governo.
Lo sblocco di questi impianti arriva in un momento in cui l’Italia sta cercando di diversificare le sue fonti di approvvigionamento energetico e di diventare “indipendente” dal gas russo dopo l’invasione dell’Ucraina, facendo di Mosca il primo venditore dell’Algeria.
La sua costruzione sarà snellita da un decreto approvato lo scorso maggio, che conferisce pieni poteri al Consiglio dei ministri per consentire l’inizio dei lavori.
In particolare, i commenti del Consiglio dei ministri sostituiscono la nota Relazione sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), una lunga e complessa perizia introdotta per legge nel 1985 che esamina tutte le costruzioni in base al loro impatto ambientale.
Ora, la nuova legge stabilisce che la decisione del governo “sostituisce VIA in tutti i suoi effetti” quando approva gli impianti di generazione di energia rinnovabile sotto la giurisdizione statale.
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