L’Italia aggiunge 927 contagi, con preoccupazione per la variabile delta

L’Italia aggiunge 927 contagi, con preoccupazione per la variabile delta

Questo contenuto è stato pubblicato il 24 giugno 2021 – 16:57

Roma, 24 giugno (EFE). – L’Italia ha registrato 927 nuove infezioni da Corona virus e 28 decessi nelle ultime 24 ore, ha riferito oggi il Ministero della Salute italiano, preoccupato per l’andamento della variabile delta nel Paese.

Con questi dati l’Italia ha accumulato 4.255.700 contagi dall’inizio dello stato di emergenza nel febbraio 2020, a causa del quale sono morte 127.362 persone.

E i nuovi contagi restano ai livelli minimi, ai livelli del mese di settembre, che sono 398 in meno rispetto a quelli segnalati giovedì scorso, quando si contavano 1.325 casi.

La situazione negli ospedali continua a migliorare e delle 62.309 persone attualmente contagiate dal virus, 2.027 persone sono state ricoverate ai piani ospedalieri, 113 in meno rispetto a ieri e 328 in unità di terapia intensiva, 16 in meno.

La campagna vaccinale procede bene e 16,75 milioni di italiani hanno già ricevuto il programma completo, pari al 31,02% della popolazione, mentre in totale sono state somministrate 47,94 milioni di dosi.

Nonostante il miglioramento della situazione sanitaria in Italia, il commissario per l’emergenza, generale Paolo Vigliolo, ha avvertito oggi che il progresso del Delta, ovvero la variante indiana, è “allarmante”, 60% più trasmissibile di Alpha (rilevato per primo nel Regno Unito), a sua volta contagioso del 50% in più rispetto alla dinastia cinese originale.

“Abbiamo fiducia nella scienza e i vaccini proteggono. Dobbiamo continuare ad agire correttamente e le istituzioni devono dare l’esempio”, ha detto Figliolo durante la presentazione di un libro sul coronavirus.

Da lunedì tutte le regioni del Paese sono nella “zona bianca”, senza restrizioni se non per l’obbligo di mascherine, ad eccezione della Valle d’Aosta (Nord), che conta circa 125.000 abitanti, di cui 60 milioni vivere in Italia.

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Inoltre, le mascherine non saranno più obbligatorie all’aperto in Italia dal giorno successivo 28. EFE

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