L’immagine più dettagliata della Via Lattea non è ancora quello che pensavamo!

L’immagine più dettagliata della Via Lattea non è ancora quello che pensavamo!

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Un team di ricercatori della Macquarie University e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) ha rivelato… L’immagine più nitida e dettagliata mai realizzata della Via Lattea.

è una foto Sono stati creati utilizzando le informazioni raccolte dai radiotelescopi ASKAP, Parkes e Murriyang; Gli ultimi due appartengono all’agenzia scientifica nazionale australiana, CSIRO.

Secondo quanto rivelato dall’università, “I modelli prevedono che, a causa dell’età e della densità della Via Lattea, dovremmo vedere i resti di molte, molte stelle vissute e morte”.

La nostra galassia a spirale

La cosa sorprendente di questa ricerca è che Sono stati trovati 20 possibili nuovi resti di supernovaquando era noto solo 7 anni fa.

Le immagini di entrambi i radiotelescopi sono state combinate. Crediti: R. Kothes (NRC) e il team PEGASUS.

l’insegnante Andrea HopkinsLa nuova immagine mostra il getto galattico nei suoi dettagli più nitidi, ha affermato il ricercatore principale del progetto EMU.

Questa nuova immagine mostra una regione della Via Lattea, visibile solo ai radiotelescopi, dove possiamo vedere un’emissione prolungata di gas idrogeno che riempie lo spazio tra le stelle morenti, associata alla nascita di nuove stelle e bolle di gas caldo chiamate supernove.

Singole immagini del radiotelescopio affiancate. Crediti: (da sinistra a destra) ASKAP: R. Kothes (NRC) e i team EMU e POSSUM, e Parkes: E. Carretti (INAF) e il team PEGASUS.

Dove sono tutti i resti di supernova?

Questa domanda dà il via alle indagini cosmiche come parte delle indagini PEGASUS ed EMU, che da tempo interessano gli astronomi, perché sono i resti di supernova che rimangono quando una stella muore.

Crediti: ASKAP: R. Kothes (NRC) EMU e POSSUM.

È stato anche confermato Non hai ancora telescopi abbastanza sensibili Per scoprire questi resti in via LatteaTuttavia, ciò che è stato ottenuto finora Aiuta a far progredire la comunità scientifica.

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