Madrid, 5 giugno (stampa europea) –
La crescita dell’attività del settore privato nella zona euro è rallentata a maggio al minimo di tre mesi, secondo il Composite Purchasing Managers’ Index (PMI), che è sceso a 52,8 da 54,1 del mese precedente. Secondo il sondaggio condotto da S&P Global e Hamburg Commercial Bank.
Tra i paesi analizzati, la Spagna ha registrato una lettura di 55,2 punti, il minimo in quattro mesi, davanti alla Germania, con 53,9 numeri interi; Italia, con 52 punti; e dalla Francia con una percentuale del 51,2.
L’espansione dell’attività economica nell’Eurozona a maggio ha rispecchiato la crescita nel settore dei servizi, con il PMI che è sceso a 55,1 punti dai 56,2 di aprile, mentre il PMI manifatturiero è peggiorato al minimo di 36 mesi, con una lettura di 44,8 punti, rispetto a . a 45,8 del mese precedente.
“Il settore dei servizi è sostenuto da un forte mercato del lavoro, dall’aumento dei salari e dal settore del turismo
prosperità in tutta Europa”, secondo Cyrus de la Robbia, capo economista della Hamburg Commercial Bank.
D’altro canto, l’economista avverte che i dati Pmi sui prezzi sono “poco rassicuranti dal punto di vista della politica monetaria”, perché nonostante i prezzi di vendita siano scesi per la prima volta da settembre 2020, le società intervistate sono riuscite ad aumentare il settore dei servizi. I prezzi sono più alti rispetto al mese precedente, il che potrebbe indicare che la recente correzione dell’inflazione in Francia, Spagna e Germania “potrebbe non continuare a questo ritmo nei prossimi mesi”.
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