Science Newsroom, 30 agosto (EFE). L’epidemia è stata accompagnata da un significativo calo dei tassi di natalità nei paesi ad alto reddito, con cali particolarmente forti nell’Europa meridionale: Italia (-9,1%), Spagna (-8,4%) e Portogallo (-6,6%).
Questa è la principale conclusione di uno studio dell’Università Bocconi pubblicato negli Atti dell’Accademia Nazionale delle Scienze (PNAS), in cui sono stati utilizzati modelli numerici e analizzati dati provenienti da 22 paesi.
Le epidemie sono un fattore importante nei cambiamenti della popolazione, influendo sulla mortalità e sui tassi di natalità.
La più grande epidemia del secolo scorso, chiamata influenza spagnola (1918-19), ha causato un calo dei tassi di natalità negli Stati Uniti, che sono passati dal 23 per 1.000 abitanti nel 1918 al 20 per 1.000 nel 1919 (-13%).
Effetti simili sono stati osservati in paesi come Gran Bretagna, India, Giappone e Norvegia.
Ora, prove preliminari indicano che la pandemia di COVID-19 ha abbassato i tassi di natalità nei paesi ad alto reddito.
Per valutare ulteriormente l’impatto di questa malattia, Arnstein Aassve e colleghi hanno raccolto dati mensili sui nati vivi da gennaio 2016 a marzo 2021 da un totale di 22 paesi ad alto reddito.
Dopo vari calcoli comparativi, gli scienziati hanno utilizzato i modelli per calcolare la stagionalità e le tendenze a lungo termine.
Applicando e perfezionando i modelli, i dati mostrano che l’epidemia è stata accompagnata da un calo significativo dei tassi di natalità grezzi oltre quelli previsti dalle tendenze precedenti in sette dei 22 paesi considerati.
Pertanto, i tassi di natalità grezzi sono diminuiti dell’8,5% in Ungheria, del 9,1% in Italia, dell’8,4% in Spagna e del 6,6% in Portogallo.
Inoltre, secondo questa analisi, anche Belgio, Austria e Singapore hanno mostrato riduzioni significative dei tassi di natalità grezzi.
Tuttavia, gli autori osservano che i dati disponibili forniscono solo informazioni sulla prima ondata, e quindi “consentono solo di dare uno sguardo al declino generale durante una pandemia”.
I dati forniscono informazioni sulle diverse fasi della prima ondata e indicano che in alcuni paesi, come Francia e Spagna, si è osservato un rimbalzo dei tassi di natalità a marzo 2021, facendo riferimento alle proiezioni di giugno 2020.
Per quei paesi, giugno 2020 ha segnato il punto in cui la prima ondata dell’epidemia si è placata e quindi potrebbe riflettere una ripresa.
Secondo gli autori di questo lavoro, i risultati rivelano l’impatto della pandemia sulle dinamiche della popolazione e potrebbero avere implicazioni politiche per l’assistenza all’infanzia, l’alloggio e il mercato del lavoro.
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