Scritto da Gavin Jones
Roma, 31 gennaio – I dati preliminari hanno mostrato martedì che l’economia italiana si è contratta dello 0,1% nel quarto trimestre dello scorso anno rispetto ai tre mesi precedenti, una contrazione leggermente inferiore al previsto ma che fa comunque aumentare i timori di una recessione.
Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), su base annua il PIL della terza economia della zona euro è cresciuto dell’1,7% nel quarto trimestre.
Un sondaggio Reuters condotto da 23 analisti prevedeva un calo trimestrale dello 0,2% e un aumento dell’1,6% rispetto all’anno precedente.
Nonostante la produzione italiana sia leggermente diminuita alla fine del 2022, il PIL dell’intera zona euro è cresciuto dello 0,1% nel quarto trimestre, secondo Eurostat, grazie all’espansione di Spagna e Francia.
Nel complesso dello scorso anno, la crescita del PIL italiano, corretto per il numero di giorni lavorati, è stata del 3,9%.
Guardando al futuro, le prospettive sono offuscate dal forte aumento dell’inflazione e dei costi energetici, esacerbato dalla guerra in Ucraina, che ha minato la fiducia delle imprese e dei consumatori, rallentato gli investimenti e influito sul potere d’acquisto delle famiglie.
La banca italiana UniCredit, che quest’anno prevedeva una contrazione del PIL dello 0,1%, ha dichiarato dopo i dati di martedì che probabilmente alzerà le sue previsioni a “una crescita modesta”.
“I risparmi in eccesso accumulati durante la pandemia di Covid-19 rappresentano ancora un significativo 8% del Pil nominale, quindi rimangono un fattore di crescita per quest’anno”, ha affermato Loredana Federico, capo economista della banca.
Roma prevede ufficialmente una crescita dello 0,6% quest’anno, e martedì il Fondo monetario internazionale ha alzato la sua stima per il 2023 allo 0,6%, da una previsione di -0,2% a ottobre.
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