Le ore difficili di Salvini

Le ore difficili di Salvini

Il primo turno del Comune italiano ha portato brutte notizie per Matteo Salvini. Il centro sinistra è l’innegabile vincitore prendendo il controllo diretto dei sindaci di Milano, Napoli e Bologna senza bisogno di un secondo turno. A Roma, lunedì prossimo, l’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha tutto per conquistare il candidato di destra. Né a Torino, la grande città in cui riponeva le sue speranze il blocco di destra, non fu tutto il bene che ci si aspettava dall’imprenditore Paolo D’Amilano.

I risultati non potrebbero essere peggiori per il leader della lega, considerato il più grande colpevole di aver sbagliato a proporre candidati anonimi che non sono riusciti a convincere gli elettori. È la goccia che ha fatto traboccare il vaso per l’ex ministro dell’Interno. Dopo aver perso la testa dei sondaggi nazionali a favore dell’estrema destra Giorgia Meloni, leader della Fratellanza italiana, Salvini sta attraversando il suo momento più difficile. Nessuno si nasconde più nel gioco. Sono diventato a disagio.

Anche uno scandalo sospetto di droga del suo mentore sui social media lo mette nei guai

In una devastante intervista a La Stampa, il secondo uomo in campionato, Giancarlo Giorgetti, lo ha confermato capitano della squadra Continua a parlare della candidatura di Silvio Berlusconi alla presidenza “per evitare di parlare di cose più serie”. C’è la sensazione che una parte della Lega, l’ala più moderata rappresentata dai governanti del nord del Paese, sia stanca delle rivoluzioni populiste di Salvini. I leader locali non vogliono continuare a vedere le proprie rivoluzioni e gli ostacoli al governo mentre si rifiutano di far passare il COVID, un’ambiguità calcolata con i vaccini che stanno mantenendo nonostante la violenza di sabato. come pubblicato Lispresso Salvini sarebbe pronto a lasciare la nave da un momento all’altro e formare il suo partito sotto il nome di “Primi gli Italiani”, lo slogan ispirato da Donald Trump che lo ha spinto a spazzare via l’Europeo 2019.

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In Italia dove gli scandali sono pochi, Salvini soffre anche del misterioso caso che coinvolge Luca Morisi, suo mentore delle telecomunicazioni. Il leader della Lega, che per anni ha condotto una durissima lotta alla droga – fino al citofono, davanti alle telecamere delle telecomunicazioni, in casa di alcuni tunisini perché gli avevano detto che erano narcotrafficanti – vediamo ora come Morrissey avesse rassegnare le dimissioni per questo. Due truffatori hanno denunciato che, dopo aver passato una notte con Morrissey senza pagare loro quanto concordato, ha dato loro medicine liquide. Non è un caso di poco conto. Morrissey era un ingegnere il mostro , una macchina killer dei social network in cui decine di lavoratori scrivono migliaia di commenti ogni giorno per assicurarsi che abbia un enorme impatto su Facebook o Instagram. La caduta di Morrissey segna la fine definitiva dell’era di Salvini che decise di lasciare il governo al Club Papeete con un mojito in mano.

Attaccando l’ala moderata, il leader della Lega sarebbe pronto a fondare un altro partito, secondo ‘L’Espresso’.

Il fallimento di Salvini alle elezioni comunali ha portato a un altro capriccio davanti al governo di Mario Draghi per distrarre i media dai suoi scarsi risultati elettorali. Sotto i suoi ordini, la Lega ha boicottato il presidente del Consiglio la scorsa settimana entrando nel governo che ha approvato le basi della riforma fiscale, con il pretesto di aumentare le tasse ai cittadini.

Anche i Fratelli d’Italia subirono una battuta d’arresto a causa di un altro scandalo. Un’inchiesta di stampa ha rivelato presunti finanziamenti illegali al partito, scuse per il fascismo e una ripetizione di circoli razzisti e antisemiti. La formazione del capo della sua delegazione al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, è stata sospesa. Giorgia Meloni è alle urne, ma è molto difficile diventare un giorno presidente del consiglio se non si scrolla di dosso il fascismo della nostalgia per il partito erede del movimento sociale italiano.

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Il governo italiano sta valutando l’adozione di misure per paura di nuove manifestazioni violente

Ieri, mentre crescevano le pressioni per sciogliere il gruppo neofascista Forza Nueva, Draghi ha visitato la sede del sindacato che era stata distrutta nelle manifestazioni. Il governo analizzerà ulteriori misure a fronte dell’allerta per il timore di nuove violente proteste contro il permesso di ingresso per i lavoratori, in vigore da venerdì.

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