La Formula della Felce secondo Sergio Massa e il rumore tra Mauricio Macri e Patricia Bullrich di Javier Maili
Sergio Tomás Massa ritiene che il dibattito di domenica prossima deciderà le elezioni. Crede che questo sarà nel suo interesse: “È ora di rompere il servizio. Sergio sa che il set è finito e deve pressare il servizio dell’avversario”, definisce nel linguaggio del tennis il leader peroniano che lo accompagna. L’uomo che è nato nella città di San Martin a Buenos Aires, al sole e all’ombra. Il candidato ministro punterà tutto sulla rottura dell’attuale moderazione del libertario, che si è spostato al centro per monopolizzare la voce di “Insieme per il cambiamento”, che ora è senza titolo di “ufficio”. L’idea di essere presente senza documenti sul palco del dibattito e la possibilità di spostarsi sul palco è una delle conquiste del vicecapo di gabinetto peronista Juan Manuel Olmos, che Massa intende sfruttare nel tentativo di “squilibrare” Javier Gerardo Maile . Nel frattempo, l’economista anarcocapitalista cercherà di rivelare il DNA kirchneriano della proposta dell’Unione per la Patria: crede che così facendo potrà ampliare l’intero arco anti-K della società argentina. Forse l’unica coincidenza tra i due schieramenti è l’incertezza sulla partecipazione di domenica 19: non solo perché cade in un fine settimana lungo, ma anche per l’incertezza su chi beneficerà di una maggiore partecipazione. Verrà da elettori rassegnati che un tempo votavano per il peronismo – come è successo nelle elezioni presidenziali del 2019 – o dai settori medio e medio-alto, che vogliono la fine del ciclo ventennale del kirchnerismo? Per saperne di più
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