L’acceleratore brasiliano Sirius rafforza la cooperazione scientifica con l’Italia – Scienza

(Aggiornamenti con dichiarazioni del Direttore del Laboratorio Nazionale di Luce di Sincrotrone del Brasile)Roma, 1 feb. (EFE).- L’Ambasciatore brasiliano a Roma, Helio, ha spiegato che l’acceleratore di elettroni brasiliano Sirius sarà un fattore importante per rafforzare la cooperazione scientifica con Italia. Ramos, durante la presentazione in questo Paese della più grande e complessa infrastruttura scientifica realizzata dal colosso sudamericano.

“L’acceleratore Sirius di nuova generazione offre promettenti opportunità per la cooperazione scientifica bilaterale. I brillanti scienziati che lavorano in Brasile e in Italia mantengono un dialogo fruttuoso e tradizionale tra loro”, ha detto Ramos durante un simposio tenutosi presso l’ambasciata brasiliana a Roma. Centrale Piazza Navona.

Il forum, intitolato “Sirius Particle Accelerator: nuovi strumenti per lo studio dei materiali complessi”, e organizzato dalla Missione Diplomatica Brasiliana e dall’Istituto Italo-Latino Americano (IILA), ha riunito eminenti scienziati di entrambi i paesi.

Salvatore Meli, Senior Advisor per le Relazioni con i Paesi dell’America Latina presso l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare (CERN); Tra i partecipanti figuravano il professor Atesh Abdul Khair, direttore del Centro internazionale di fisica teorica (ICTP), e il direttore del Laboratorio nazionale di luce di sincrotrone del Brasile (LNLS), Harry Westphal.

“L’Italia è stata fondamentale per lo sviluppo della scienza in Brasile, molti scienziati e ricercatori utilizzano Sirius brasiliano e abbiamo molte associazioni e collaborazioni tecnologiche tra i due Paesi. Sono sicuro che grazie alla politica internazionale verranno promosse nuove opportunità scientifiche.” Westphal ha detto.

Il direttore della LNLS ha aggiunto che gli scambi accademici tra i due Paesi sono destinati ad aumentare dopo la creazione della nuova rete di ricercatori brasiliani in Italia durante il Forum “Diaspora”.

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L’obiettivo principale del simposio era presentare Sirius alla comunità scientifica italiana e, in questo modo, rafforzare l’immagine del Brasile come paese innovativo, con la capacità di applicare le frontiere globali della conoscenza scientifica, hanno spiegato a EFE gli organizzatori dell’evento.

Il progetto consiste in tre acceleratori di elettroni di quarta generazione, che generano una luce estremamente brillante – nota come sincrotrone – in grado di rivelare le strutture di materiali come proteine, virus, rocce, piante e leghe metalliche, in azioni simili alle radiazioni. Dai raggi X.

Infatti, Sirius è una delle poche sorgenti di luce di sincrotrone di quarta generazione al mondo e si trova nella città di Campinas (est).

In pratica Sirius potrebbe aiutare nella diagnosi di trattamenti e cure per malattie, come il virus Zika, malattie tropicali o anche malattie degenerative, come l’Alzheimer, nonché nello studio dell’agricoltura o dello sfruttamento petrolifero.

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