La Spagna può rispettare il percorso di consolidamento fiscale intrapreso da Bruxelles nell’aggiornamento del programma di stabilizzazione 2023-2026 In caso di proroga definitiva del bilancio dello Stato (PGE). L’anno prossimo, lo scenario più plausibile in questo periodo dell’anno. La stessa ministra delle Finanze e del Lavoro, María Jesus Montero, ha lasciato intendere che sarà difficile approvare nuovi conti pubblici in mezzo a un calendario fitto di appuntamenti elettorali (con elezioni regionali e comunali domenica e elezioni generali a fine l’anno, se, come previsto, l’esecutivo finisce per esaurire la legislatura). Monteiro ha anche addotto motivi di “lealtà istituzionale” quando ha ritenuto che dovrebbe essere il nuovo governo che emerge dalle urne ad attuare i bilanci 2024.
La Commissione Europea ripristinerà le regole fiscali il prossimo anno (obbligo di rispettare gli obiettivi di deficit e debito) dopo aver attivato la clausola di protezione generale del Patto di stabilità e crescita a marzo 2020 a causa del Covid, e mantenendola quando acuisce le crisi energetiche e inflazionistiche con il Invasione russa dell’Ucraina. Il governo ha deciso di anticipare di un anno, al 2024, con l’obiettivo di ridurre il rapporto debito/PIL al 110% (lo scorso anno era del 113,1%) e di portare il deficit al 3% dal 4,8% a quello di la fine del 2022.
L’esecutivo comunitario ha appoggiato la strada intrapresa dalla Spagna, pur sollecitandola a ritirare gradualmente le misure di sussidio energetico da qui alla fine di quest’anno e ad eliminarle completamente l’anno prossimo. Incoraggia inoltre l’utilizzo del risparmio derivante dalla sua sottrazione per ridurre il disavanzo pubblico e limitare la spesa. In particolare, perché la Spagna raggiunga una posizione di bilancio “prudente” nel medio periodo, deve limitare l’aumento netto della spesa primaria (che non tiene conto degli interessi o dei soldi europei) a un massimo del 2,6% nell’anno successivo. Secondo l’economista Jose Carlos Diez, questo è un limite molto basso, quindi se i fondi di nuova generazione non vengono implementati bene, la politica fiscale sarà restrittiva. Comunque, considera questo La Spagna manterrà gli impegni ottenuti nello scenario di estensione del bilancio.
Il denaro europeo è in realtà una delle chiavi. L’altro è come il comportamento dell’economia influisce sul successo. Sia la Banca di Spagna che l’Autorità fiscale hanno influenzato questo aspetto La più grande spinta del NGEU dovrebbe arrivare quest’anno (Si stima che nel 2022 il suo contributo al PIL sarà di circa sei decimi), visto che l’attuazione ha già raggiunto la sua velocità di crociera. Antonio Pedraza, Presidente della Commissione Finanze del Consiglio Generale degli Economisti, sottolinea che l’inizio dell’anno in termini di attività è stato molto forte, con un aumento dello 0,5%, simile a quello dell’Italia e superiore allo 0,2%. dalla Francia nel primo trimestre. Questo tasso di crescita si ripeterà nel secondo trimestre e bisognerà vedere cosa succede al turismo e alle esportazioni. quello è l’ultimo Hanno beneficiato di un aumento della produttività e di una minore inflazione Uno dei maggiori partner commerciali della zona euro, che ha permesso al Paese di scalfire la propria quota di mercato.
Se entrambe le variabili continuano a salire come hanno fatto finora e il turismo si mantiene forte da settembre, il PIL potrebbe salire all’1,8% per l’intero anno. Come sarà determinante anche l’economia dei due principali esportatori di turisti in Spagna – in Europa il tasso di risparmio è rimasto in media al 14% – soprattutto quando si prevede che La domanda interna “influenzale” continua A causa di prezzi elevati, costi di finanziamento elevati e prezzi elevati. Lo scorso anno, la ripresa dell’attività e l’inflazione hanno permesso di raccogliere le tasse fino alla cifra record di 255,463 milioni, il 14,4% in più di quanto ricevuto attraverso questo percorso nel 2021 (32,078 milioni in più).
Se questi due fattori non compensano (distribuzione e riscossione dei soldi europei), governo che esce dalle urne Dovrai “aumentare le tasse e ridurre le spese” per poter rispettare il percorso fiscale concordato In caso di proroga del budget, segnala Pedraza a questo quotidiano. “Ciò che sarà difficile per questo amministratore delegato”, osserva, “è ridurre gli obblighi sociali e tutte le spese associate”. A suo avviso, prima o poi sarà necessario aumentare la pressione finanziaria dovuta all’eccessivo indebitamento statale. Le passività delle pubbliche amministrazioni nel loro complesso sono state escluse lo scorso anno al 113,2% del PIL, il quarto più alto solo dopo Grecia (171,3%), Italia (144,4%) e Portogallo (113,9%).
Responsabilità fiscale del governo e prospettive di crescita per l’economia spagnola Garantire la sostenibilità dei conti pubblici Nei prossimi anni, dicono fonti di Affari economici. Hanno affermato nel dipartimento presieduto dal primo vicepresidente Nadia Calvinho che non vi è alcun cambiamento nel discorso della Commissione nei confronti della Spagna, dato che il Paese “si è impegnato nel percorso” concordato negli ultimi anni. In alcuni casi anche al di sopra degli obiettivi prefissati.
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