6 gennaio 2024 – alle 23:32
La situazione procedurale dell'ispettore di polizia regionale, di suo padre e di suo fratello è peggiorata da quando sono stati arrestati in relazione al grave caso “Giustizia nelle proprie mani”, i cui protagonisti sono stati venerdì mattina a sud della capitale.
L'agente di polizia Luis Miranda (27 anni), suo padre Luis (51 anni) e suo fratello Federico (21 anni) rimarranno dietro le sbarre, come ha deciso la procura investigativa durante l'esposto presieduto da Gabriela de Marcos. Il padre e i figli rimarranno in stato di detenzione e domani, lunedì, saranno trasferiti nell'edificio della Procura penale per essere indagati sul violento incidente avvenuto vicino a via Costanera, dove si sono recati con armi da fuoco per recuperare oggetti presumibilmente rubati. da loro.
A difendere i tre indagati è l'avvocato Juan Pablo Morales, che presumibilmente lunedì potrà rendere le sue dichiarazioni davanti al procuratore De Marcos.
Programma di riconoscimento
Nell'ambito dell'indagine, nell'edificio dell'ex ufficio del procuratore penale, in via Junin 600, si è tenuta una parata di riconoscimento per Luis Miranda (Sr.). L'uomo è stato sottoposto a tre ruote, e testimoni lo hanno individuato, come confermato da fonti giudiziarie consultate da Ancasti.
riepilogo
Si è appreso invece ieri mattina che la Direzione dei sommari amministrativi e degli affari interni della Polizia prefettizia sta lavorando per indagare sull'incidente per determinare i passi da seguire riguardo al caso dell'agente Miranda.
“È noto che i vertici della polizia e il Ministero della Sicurezza accompagneranno la giustizia per applicare, se opportuno, una sentenza modello in questo tipo di eventi, tenendo conto della gravità del ruolo della polizia”, hanno riferito dal quartier generale. Responsabile davanti al Commissario Generale Ulises Marcelo Cordoba.
L'incidente è avvenuto venerdì intorno alle cinque del mattino, quando un gruppo di giovani stava condividendo un pasto e un drink in una casa situata nel corridoio di Gerusalemme, all'incirca all'angolo della Florida.
Il momento di relax è terminato bruscamente quando tre uomini hanno fatto irruzione, due dei quali armati di armi da fuoco, urlando e chiedendo che gli fosse dato un megafono. Tra gli uomini armati c'era Miranda, insieme a suo padre e suo fratello, che accusavano il giovane di aver rubato l'attrezzatura musicale.
Prima di uscire di casa, hanno picchiato con il calcio di una pistola un giovane di nome Vera, che ha dovuto curarsi da solo. Questa persona ha negato di aver rubato l'altoparlante e ha affermato di averlo acquistato in buona fede.
Subito dopo, il padre e i figli si sono allontanati rapidamente a bordo di un'auto Peugeot 208 bianca e, prima di tornare nella loro casa in via Zurita, hanno aggredito anche un altro giovane, provocandogli un trauma cranico, che è stato trasportato in ospedale. in un'auto privata.
Successivamente, la polizia ha interrogato le vittime ed è riuscita ad arrestare i tre uomini dopo che le vittime li avevano identificati.
Nel corso del raid sono stati sequestrati un'arma da fuoco, un altoparlante e altri oggetti.
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